Ospedale di Giarre, la denuncia: |“Struttura da Terzo Mondo” - Live Sicilia

Ospedale di Giarre, la denuncia: |“Struttura da Terzo Mondo”

E’ un cittadino acese a denunciare le carenze del pronto soccorso dell’ospedale giarrese. Il direttore medico preannuncia un’inchiesta interna. “Il paziente - dichiara -  andava trasferito in sala operatoria”.

PRONTO SOCCORSO
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GIARRE. Torna nell’occhio del ciclone l’ospedale “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre. Questa volta a lanciare l’allarme sulle gravi carenze del nosocomio non sono i sindaci del comprensorio ionico etneo, impegnati in un’accesa battaglia per il potenziamento della struttura, ma un utente che questa mattina ha vissuto in prima persona un’esperienza che è lui stesso a definire “da Paese di Terzo Mondo”.

Erano le 9 e 30 quando Orazio Russo, residente ad Acireale, ha accompagnato il padre 86enne al pronto soccorso del presidio ospedaliero di via Forlanini. L’anziano è giunto con una profonda ferita alla mano, causata da una banale caduta in casa. Una cinquantina i punti di sutura necessari. “Devo riconoscere che il personale sanitario si è subito prodigato per soccorrere mio padre – racconta Orazio Russo – La ferita era molto profonda, si vedeva addirittura l’osso della mano. Sembra assurdo ma medici e infermieri non sono riusciti ad intervenire prontamente perché il pronto soccorso era sprovvisto delle più elementari attrezzature. Mancavano ago, filo di sutura, pinze e garze. Una situazione irreale”.

Orazio Russo ha immediatamente chiesto l’intervento dei carabinieri e della locale polizia municipale. Quest’ultima è intervenuta e l’uomo ha denunciato l’episodio. “Sono venuto fin qui da Pozzillo, nonostante il presidio ospedaliero più vicino sia il “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale – prosegue Orazio Russo – per evitare le file chilometriche del nosocomio acese, ormai totalmente congestionato. E’ incredibile che in un pronto soccorso manchi l’attrezzatura per una sutura. Ci sono voluti 45 minuti prima che la ferita di mio padre fosse medicata, dopo aver raccattato l’attrezzatura necessaria. Non voglio immaginare cosa potrebbe succedere se giungesse un ferito grave, magari vittima di un incidente stradale. Qui c’è scritto ospedale e Pronto soccorso e devono essere efficienti. Bisogna intervenire al più presto – conclude l’uomo – per evitare che possano accadere tragedie”.

Contattato telefonicamente il direttore medico del distretto ospedaliero che comprende i nosocomi di Giarre ed Acireale, Giuseppe Spampinato, respinge le accuse e annuncia l’avvio di un’inchiesta interna. “Sono stato informato di quello che è successo questa mattina – spiega il direttore Spampinato – e voglio subito precisare che è normale che il pronto soccorso non sia fornito di attrezzature più specialistiche. Ma il blocco operatorio dell’ospedale è perfettamente attrezzato per affrontare qualsiasi emergenza, non di certo un intervento cardiochirurgico, ma di altra natura sicuramente si. Il pronto soccorso ha mezzi per interventi di carattere generalista. L’ortopedico di turno questa mattina – conclude Giuseppe Spampinato – avrebbe dovuto trasferire il paziente in una delle sale operatorie, attrezzate per operazioni più complesse. Aprirò un’inchiesta interna per chiarire quello che è successo”.

 


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