Ottanta milioni per ricerca e innovazione - Live Sicilia

Ottanta milioni per ricerca e innovazione

L'annuncio dell'assessore Venturi
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Poco meno di 80 milioni di euro per la realizzazione di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione dell’apparato produttivo siciliano. Lo prevede il decreto firmato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi. Con il provvedimento vengono approvate le direttive per “l’erogazione, mediante bandi pubblici, di contributi in favore del sistema della ricerca” in attuazione delle linee di intervento del Programma operativo Fers 2007-2013, sulla concessione delle agevolazioni in favore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione. “Attraverso queste direttive – spiega l’assessore Venturi – si mira a promuovere, consolidare e potenziare l’apparato produttivo siciliano maggiormente competitivo e di qualità, stimolando la collaborazione tra sistema della ricerca e le imprese, favorendo la cooperazione e il trasferimento tecnologico. Saranno introdotti interventi destinati all’innovazione tecnologica innovazioni per le piccole e medie imprese, i consorzi di imprese e i distretti produttivi allo scopo di potenziare il livello di competitivita”. Il decreto, con le relative direttive, è stato vistato dalla Corte dei conti ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Il bando è già stato predisposto ed sarà sottoposto al tavolo d’asse e al partenariato prima di essere pubblicato sulla Gurs.

“Entro marzo pubblicheremo il bando – si augura Venturi – in modo da potere al più presto attivare gli strumenti concreti in favore delle imprese siciliane a cui necessitano interventi urgenti in grado di aumentare il livello di competitività in un periodo di forte crisi economica”. Le risorse comunitarie disponibili ammontano a 79 milioni e 250 mila euro. Possono accedere ai finanziamenti: le imprese (misure 4.1.1.1 e 4.1.1.3); le piccole e medie imprese e le microimprese per quanto riguarda la misura 41.1.2; gli organismi di ricerca (misure 4.1.1.1 e 4.1.1.3), università e istituti di ricerca, aziende sanitarie; enti pubblici regionali non economici (solo per la linea di intervento 4.1.1.2), i soggetti a capitale pubblico regionale. “In ogni caso le grandi imprese sono considerate ammissibili esclusivamente se presenteranno progetti in partenariato con piccole e medie imprese, come distretto, filiera o rete di imprese”.

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