Quella figlia non voluta | Il padre deve pagare i danni - Live Sicilia

Quella figlia non voluta | Il padre deve pagare i danni

Inchiodato dalla prova del Dna. La ragazza va risarcita perché le è mancato l'affetto del padre.

PALERMO – Non solo ha dovuto riconoscere la figlia, ma dovrà pure sborsare 50 mila euro per il danno morale che le ha provocato. Perché la figlia, oggi ventenne, ha patito “una grave sofferenza per la deprivazione della figura parentale”.

L'avvocato Enrico Bennici

La prima sezione civile del Tribunale di Palermo, presieduta da Caterina Grimaldi di Terresena, ha dato piena ragione alla ragazza assistita dall’avvocato Enrico Bennici.

Il giudizio si fonda sull’accertamento del Dna che ha stabilito con certezza la paternità. Nella sentenza viene ricostruita la storia di una relazione sentimentale datata 1993 da cui era nata la bimba. I parenti della madre e poi la stessa donna avevano cercato di richiamare l’uomo alle proprie responsabilità.

“Il figlio è tuo”, gli disse la madre della bimba. La risposta fu tranciante: “Tanti auguri”. Una frase che pose fine alla relazione durata otto mesi. “La condotta omissiva – scrive il giudice – non trova alcuna giustificazione, giacché, anche se avesse nutrito dubbi sula sua paternità, avrebbe potuto sottoporsi spontaneamente agli accertamenti medici”.

Ed ancora: “Deve ritenersi che la lesione del diritto fondamentale della figlia a ricevere cure e affetto dal padre per tutta la sua infanzia e adolescenza sia connotata da gravità tanto per la durata quanto per l’elemento soggettivo”. Insomma, la figlia è stata privata “dell’affetto, dell’attenzione e dell’educazione di un genitore”. Da qui i 50 mila euro per il risarcimento danni.

 


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