Ars, paradiso dei consulenti | Ecco chi sono gli "esterni" - Live Sicilia

Ars, paradiso dei consulenti | Ecco chi sono gli “esterni”

L'assemblea regionale siciliana ha previsto per il 2013 una cifra di oltre 3,7 milioni di euro per pagare addetti alle segreterie e collaboratori vari. Quello degli esterni è uno dei pochi capitoli del bilancio a crescere rispetto all'anno scorso. E tra i nomi, non manca quello di qualche politico.

PALERMO – C’è anche un segretario di partito tra i consulenti di Palazzo dei Normanni. Il nome di Anthony De Lisi, segretario cittadino dell’Udc a Palermo, non figura però ancora nell’elenco degli “esterni” pubblicato sul sito del “palazzo di vetro”. Così, Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars e politico dell’Udc ha definito all’atto del suo insediamento il Palazzo dei Normanni. Un palazzo trasparente, nel quale, però, nell’elenco dei consulenti, manca il nome di chi ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale del suo partito. De Lisi, appunto, a carico dell’Assemblea dopo un decreto firmato dallo stesso presidente dell’Ars. Per lui, ecco un compenso da 15 mila euro per un anno di lavoro.

Quello di De Lisi è il “nome nuovo” tra i consulenti dell’Assemblea. Che sono diversi, e ben retribuiti. Maria Andaloro, ad esempio, è stata confermata nel ruolo di sovrintendente e coordinatrice della Fabriceria di Palazzo. Per lei, contratto fino a ottobre, e compenso da trentamila euro lordi. Dodici mila euro andranno a Ignazio La Lumia, ex segretario generale di Palazzo dei Normanni ormai in pensione. Per lui un incarico di consulente vigente dal 20 gennaio 2011 che terminerà il 19 giugno prossimo.

Per Pietro Longo, invece, destinatario di un incarico di consulenza storico-artistica per gli interventi da eseguire a Palazzo dei Normanni, incarico da trentamila euro fino al 15 novembre del 2014. Per una consulenza biennale (dal 21 ottobre 2011 al 20 ottobre 2013) l’avvocato Enrico Sanseverino costerà all’Assemblea 30 mila euro annui. Per l’ingegnere Paolo Spallino, invece, ecco 17.617 euro per l’”attività di supporto al responsabile dell’emergenza”. Questi, gli incarichi attualmente vigenti. Ma in questa legislatura gli incarichi di consulenza non sono solo questi. Il 5 novembre, infatti, l’ex segretario generale aggiunto Paolo Modica de Mohac autorizzava un pagamento da 5.625 euro all’ingegnere Gaspare Cannella per l”assistenza sistemistica”: un incarico di due mesi, dal primo novembre al 31 dicembre 2012. Sempre lo stesso giorno, e sempre Paolo Modica firmava l’autorizzazione per una consulenza da 12.584 euro all’avvocato Alessandra Maniscalco Basile.

Tutti incarichi questi ultimi, che non trovano ancora spazio tra quelli pubblicati sul sito ufficiale dell’Ars, come auspicato dal presidente dell’Assemblea, in ossequio al principio della trasparenza. E in effetti, – ma qui la discrezionalità è maggiore – non sono pubblicati nemmeno i compensi relativi ai collaboratori scelti direttamente da Ardizzone. È il caso, ad esempio, dell’addetto stampa Angelo di Silvio, per il quale l’Ars stanzia una cifra annua di oltre 80 mila euro, e dell’ingegnere Luciano Taranto, per il quale il presidente ha disposto una consulenza da 20 mila euro lordi per il periodo che va da febbraio a dicembre del 2013.

Insomma, al di là dei singoli casi, un dato è chiarissimo. A fronte di un bilancio sul quale, certamente, il presidente e i deputati questori hanno apportato tagli massicci, quantificabili in circa 11 milioni di euro, “stride” proprio la voce riguardante le consulenze e i collaboratori. Una delle poche a salire. E non di poco. Il costo per gli addetti alle segreterie dei componenti dell’Ufficio di presidenza, infatti, tra il 2012 e il 2013 è cresciuta di ben 603 mila euro: passando da 2,4 a oltre 3 milioni di euro annui. Salgono anche le classiche consulenze: 52 mila euro in più rispetto all’anno scorso, e una cifra complessiva di 340 mila euro. Tutto ciò va a rimpolpare un capitolo di bilancio riferito alle “collaborazioni esterne per il consiglio di presidenza e per le Commissioni parlamentari” che sfonda la quota di 3,7 milioni di euro. Un’enormità evidente. Specie se il Palazzo è di vetro.


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