MESSINA – Ancora una giornata di caos a Messina dove il rischio default del Comune è sempre più concreto e le decine di vertenze cittadine che mettono a rischio migliaia di lavoratori sono ormai un’emergenza sociale con manifestazioni e occupazioni ovunque. Palazzo Zanca è stato circondato da oltre 500 lavoratori e oltre agli impiegati dell’Atm, l’azienda di trasporti pubblici c’erano anche gli impiegati di Messina ambiente, la società di raccolta rifiuti, e le coop sociali della città, tutti lamentano il mancato accreditamento degli stipendi da parte del Comune. Le due dipendenti dell’Atm che ieri hanno iniziato lo sciopero della fame si sono sentite male e i sanitari le hanno sottoposte a cure. L’amministrazione non ha i soldi per pagare le bollette per la fornitura dell’energia elettrica e per il rinnovo delle polizze assicurative delle vetture.
Palazzo Zanca non sarebbe riuscito a versare, il 30 settembre, 400 mila euro per la bolletta dell’energia elettrica. Sulle vertenze è intervenuto il segretario generale della Cgil Lillo Oceano che ha sottolineato:”Mentre palazzo Zanca è assediato dai lavoratori delle principali vertenza riconducibili alle difficoltà finanziarie del Comune, si profila il taglio dei servizi, il pagamento per intero di quelli a domanda individuale come la mensa scolastica, ulteriori ritardi nel pagamento degli stipendi. La Cgil aveva ripetutamente denunciato cosa stava accadendo ma siamo stati liquidati come pessimisti e Cassandre”.