PALERMO – Con un provvedimento appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il governo nazionale ha stanziato oltre 18 milioni di euro da utilizzare entro il 2017 per la ristrutturazione e l’adeguamento dei beni confiscati alla mafia nei capoluoghi di regione e nelle città in cui è forte l’emergenza abitativa.
Le somme saranno gestite direttamente dai Comuni interessati, di concerto con l’agenzia nazionale dei beni confiscati. E’ questa una delle notizie che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha dato oggi nel corso dell’assemblea cittadina sull’emergenza abitativa a Villa Niscemi, a cui hanno partecipato anche gli assessori Agnese Ciulla e Luciano Abbonato. E’ stato inoltre confermato che nei prossimi mesi l’amministrazione comunale trasferirà una trentina di nuovi immobili confiscati alla mafia ad altrettante famiglie.
“Il decreto emanato dal governo nazionale rappresenta un grande risultato sul piano pratico ma anche un riconoscimento politico dell’impegno profuso dalla nostra amministrazione – ha detto Orlando – insieme ad altre grandi città per fare in modo che i beni confiscati diventino sempre più uno strumento di contrasto alle emergenze sociali”.
“In questi anni l’amministrazione comunale – hanno dichiarato Ciulla e Abbonato – ha messo in campo una strategia a breve, medio e lungo termine, destinando importanti risorse del bilancio comunale (circa 2 milioni) ed attivando diversi strumenti per fronteggiare l’emergenza (contributo abitativo, contributo straordinario, nuovo dormitorio comunale, ecc), ed ha proposto la revisione dei regolamenti comunali del settore. Oltre 160 famiglie beneficeranno a breve del contributo alloggiativo per tre anni e 30 di un nuovo alloggio confiscato che si sommano in questo caso ai 10 già assegnati nel 2014”.
“Il Comune – ha precisato Orlando – ha fatto e sta facendo la propria parte; ci auguriamo che presto si possa attivare quel Tavolo interistituzionale da noi proposto e che permetterà di affrontare in modo organico il tema, anche attraverso, l’apporto della Regione per quanto riguarda la riforma degli Iacp e la distribuzione delle risorse relative al Piano per la morosità incolpevole”.