PALERMO – L’albero Falcone rischia di morire, soffocato dallo smog e dal cemento. In occasione del trentunesimo anniversario della strage di Capaci la Fondazione che porta il nome del magistrato lancia un appello agli imprenditori e ai cittadini di Palermo.
A parlane ai microfoni della Tgr Rai è Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della Fondazione: “L’albero ha i suoi problemi perché le sue radici sono costrette dentro un aiuola che che lo fa soffrire. Mi rivolgo a tutti i cittadini e agli imprenditori che sicuramente ci daranno un aiuto affinché questo albero non muoia”.
Per l’occasione è stato preparato uno spot dedicato al ficus magnolioide cresciuto sotto la casa di Falcone, in via Notarbartolo, a Palermo. Negli anni è divenuto simbolo di riscatto e di ribellione al giogo mafioso.
Ai suoi rami negli anni sono stati appesi decine di messaggi dei tanti cittadini che in una sorta di pellegrinaggio laico hanno continuato a dire il loro no alla violenza e alla sopraffazione mafiosa. Nel 2005 il ficus è divenuto albero monumentale di interesse nazionale.