Palermo aspetta Xi Jinping | Guida alla visita del presidente

Palermo aspetta Xi Jinping | Guida alla visita del presidente

Commenti

    Incontro Italia-Cina.Non si parla d’ inquinamento e di riscaldamento del Pianeta?Gaspare Barraco ( ing)Marsala

    Penso che nessuno faccia nulla in cambio di nulla e, tantomeno, i cinesi! Insomma quella a cui stiamo assistendo sembra essere una colossale svendita in cui sembrano coinvolti a catena, proprio come scatole cinesi, lo Stato più indebitato d’Europa, la regione più indebitata d’Italia e, dulcis in fundo, un comune , guarda caso anche qui, sull’orlo del fallimento!!!

    Il Comune di Palermo è come sempre avanti a tutti e guarda al futuro. Mentre in Italia e nel resto del mondo si discute e si guarda con sospetto come in USA alla tecnologia 5G della Huawei avanzando persino assurdi sospetti su improbabili fughe di informazioni personali, finanziarie e militari invece a Palermo si potrebbe aprire un laboratorio di ricerca sull’applicazione di tale tecnologia alle smart cities presso cui studiare e sperimentare nuovi modi di vivere la città, tutto al fine di aumentare il già elevato benessere dei palermitani grazie all’aiuto degli amici Cinesi. Chapeu!

    Siamo degli accattoni…speriamo sempre nell ‘ aiuto degli altri!
    Perché i cinesi sono ricchi?
    Perché non c è la democrazia,la burocrazia,i sindacati, c’e La certezza della pena ed il carcere duro!
    Riflettiamo…..

    Scusate, a parte Sinnacollando che ha una nuova occasione per fare passerella, ma qualcuno può spiegarmi perché le opposizioni che si definiscono di sinistra, PD in primis, hanno boicottato tanto la visita in Italia del Compagno Presidente della grande Repubblica Popolare Cinese? Forse perché la Cina respinge gli investimenti di altri Paesi UE imperialisti, lobbisti e capitalisti? Joseph Stiglitz docet!

    Non capisco le critiche o lo stupore. La Sicilia ha sempre avuto padroni stranieri. Gli ultimi, gli americani, come scrive Buttafuoco, non si sono interessati tanto a noi se non per motivi geopolitici. E per il resto basta che ci siano al potere personaggi di dubbia moralità (mafiosi, massoni etc.) ma di certa fedeltà e gli americani sono contenti.

    Ben vengano i cinesi. Che a differenza degli americani una cultura ce l’hanno.

    Benvenuto presidente! Il popolo Siciliano chiede lavoro, investimenti e scambi commerciali

    Vi è grande entusiasmo popolare per la storica visita. Certi politici che la criticano sono totalmente distanti dal sentire popolare

    Prima di scrivere sciocchezze informati;Palermo è la città con più di cinquecentomila abitanti meno indebitata d’italia,l’unica con i conti in ordine,l’unica cosa che rischia di fallire se non è già fallita è il tuo cervello.

    E’ venuto nel posto giusto. Con Orlando padrone del porto di Palermo. Con Orlando che da residenze a qualunque essere vivente che respira. Stia però attento a non stipulare accordi per la munnizza, perchè Orlando è capace di riempire la Cina con quella che c’è a Palermo..

    ecco il carcere duro x i politici che fanno i loro interessi… così daranno l’esempio ai cittadini che vogliono il sussidio o le pensioni d’invalidità con la complicità di medici di poca fede…

    La Sicilia batte cassa alla Cina, le regole d’ingaggio si manifestano attraverso un’opportunità economica che se da un lato deprime la nostra economia per un mercato irrazionale cinese che ha indebolito e destabilizzato il nostro marchio e la nostra Italian Style dall’altro si cerca di trovare risorse che possano far rilanciare i nostri prodotti d’eccellenza siciliana, dall’agroalimentare al turismo con la speranza se si possa addivenire ad un vero rapporto leale di collaborazione , anche se personalmente dubito che lo strapotere economico cinese possa trovare un compromesso di reciprocità, staremo a vedere!

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Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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