Palermo, processo alla banda degli assalti ai Tir di pesce

La banda degli assalti ai Tir di pesce pregiato: una condanna e un assolto

Raffica di assalti in pochi mesi per un bottino di oltre 200 mila
IL PROCESSO
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PALERMO – Avevano scelto il rito ordinario. Uno è stato assolto e l’altro condannato. Nell’estate del 2018 finirono in carcere otto persone già giudicate e condannate con il rito abbreviato.

Il tribunale presieduto da Donatella Puleo ha inflitto sei anni e nove mesi di carcere ad Antonino Rubino. Assolto Driss Mozdahir. Per entrambi erano stati chiesti oltre nove anni di carcere.

La banda seminava il panico fra gli autotrasportatori di pesce pregiato. Una raffica di assalti in pochi mesi per un bottino di oltre 200 mila euro ricostruita dalla Procura e dalla squadra mobile.

Le rapine venivano messe a segno con lo stesso modus operandi: gli autotrasportatori costretti con le minacce a consegnare la merce, fatti salire in macchina, e poi abbandonati in zone lontane dai colpi. Ad incastrare gli imputati numerosi elementi, tra i quali le intercettazioni e le tracce di Dna.

L’avvocato Gianluca Corsino

Diverso il caso di Mozadahir. L’avvocato Gianluca Corsino ha fatto emergere che non c’era traccia dell’imputato nelle registrazioni durante la fase operativa, né impronte riconducibili all’imputato. Il solo riferimento ad Andrea, così viene chiamato l’imputato, non può essere sufficiente a dichiararlo colpevole. Nel contesto in cui maturarono le indagini c’erano altre persone con questo nome.


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