Biagio Conte, esami e indagini: "Siamo preoccupati"

Biagio Conte, esami e indagini: “Siamo preoccupati”

Come sta il missionario laico? Sono ore d'ansia. L'abbraccio dell'arcivescovo.

“Se siamo preoccupati? Certo. E’ un momento di tribolazione. C’è qualche valore da rivedere, perché non va. Siamo qui, aspettiamo e preghiamo”. La voce di chi condivide il cammino con Fratel Biagio è attraversata dall’ansia. Biagio Conte, missionario laico, cuore della solidarietà a Palermo con la Missione che ha fondato, è ricoverato in ospedale, da venerdì scorso. La speranza e uno stato di attesa non semplice crescono parallelamente.

Il fisico dell’uomo che, caparbiamente, ha lottato contro l’indifferenza è fiaccato dai digiuni, dal Long Covid. In corsia, con molta cautela, si sta procedendo alle indagini di rito, la situazione è da vagliare, per comprendere quale sia lo stato di salute di Biagio. Stretto il riserbo sui luoghi in cui è ospitato, per evitare affollamenti affettuosi, ma, in questo momento, inopportuni. C’è stata la visita del sindaco Lagalla.

Fratel Biagio non ha risparmiato il suo corpo, dall’inizio del suo cammino a oggi. Ha condiviso con i poveri il caldo e il freddo. Ha dormito sotto le stelle, alla scalinata delle Poste, per richiamare con durezza una città che voltava la testa dall’altra parte, davanti alla sofferenza. Ha messo in pratica, quest’uomo dalla corporatura minuta e dallo sguardo profetico, una testimonianza senza mediazioni, né compromessi.

Un’azione che ha lasciato un’impronta profonda. In queste ore d’ansia, tanti stanno esprimendo la loro vicinanza al missionario laico, con messaggi e pensieri social. Nel momento della prova, Palermo torna ad accorgersi degli ultimi e di chi li ha accolti. (Roberto Puglisi)

La vicinanza dell’arcivescovo

«Siamo vicini a Biagio Conte in questo momento segnato dalla malattia e preghiamo per una pronta guarigione affinché le sue mani operose possano essere restituite presto alla comunità da lui fondata e fatta crescere con amore e dedizione. La Chiesa e la città di Palermo hanno bisogno del suo quotidiano esempio di carità, accoglienza e amore verso i più piccoli, gli ultimi, gli indifesi». Questo, inviato con una nota, il messaggio, a nome dell’intera Chiesa di Palermo, dell’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice che nei giorni scorsi si è recato in ospedale per condividere con Biagio Conte un momento di profonda comunione, affetto e preghiera; l’Arcivescovo gli ha assicurato la preghiera costante e la vicinanza della Chiesa palermitana.


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