L’ennesima rivoluzione in casa Palermo. Stefano Colantuono come Ezio Glerean, esonerato dopo una giornata di campionato. La squadra è stata affidata a Davide Ballardini, 44 anni, che nonostante una straordinaria annata al Cagliari non è stato confermato da Cellino. Questa mattina il presidente Maurizio Zamparini (che avrebbe dovuto presentare il nuovo acquisto Succi) ha incontrato i giornalisti, a cui ha mostrato la sua “vergogna” per le sconfitte col Portogruaro, col Ravenna (che è costata l’eliminazione dalla coppa Uefa) e all’esordio di campionato a Udine. Colantuono, dal canto suo, si defila: “Non ho nulla da dire” ha dichiarato ai giornalisti.
Proprio in un’intervista rilasciata a un quotidiano sportivo ieri Colantuono si diceva temprato dalla precedente convivenza con un presidente come Gaucci a Perugia e a Catania e si diceva sicuro di restare sulla panchina rosanero almeno fino a giugno. Detto, non fatto. Perché proprio stamattina Zamparini gli ha dato il benservito, dando la notizia sul sito ufficiale con poche righe e senza nemmeno i ringraziamenti di rito. “Solo ieri sera, dopo due giorni di meditazione, ho deciso di cambiare perché l’allenatore che avevo individuato era stato contattato dal West Ham. Io non so se sia un’opportunità vincente o no, questo lo dirà il campo” ha detto il vulcanico presidente rosanero (all’esonero n° 27 della sua carriera di dirigente di calcio) che ha aggiunto che la sua è una scelta “E’ una scelta mia, difficilissima, e mi sono preso le responsabilità al 100%, soprattutto davanti ai tifosi”. Zamparini si conferma sempre fedele a sé stesso: “Mi dispiace per Colantuono, anche Sabatini è amareggiato perché non gli avevo comunicato nulla ma è casa mia e comando io. Contro il Portogruaro abbiamo perso 3-1 e mi sono vergognato, ho perso contro il Ravenna e sono uscito fuori dalla Coppa Italia e mi sono vergognato. Anche a Udine – ha detto stizzito Zamparini – mi sono vergognato”. Il patron rosanero è tornato anche sulla cessione di Bosko Jankovic, fornendo anche una chiave dell’esonero di Colantuono. “E’ un giocatore che teniamo sotto osservazione – ha spiegato il numero 1 di viale del Fante -, prima di Udine ho avuto un duro scontro con il mio allenatore dicendogli di non farlo giocare, Jankovic non è un uomo partita deve crescere, avevo detto a Colantuono di far giocare Bresciano a Udine. Avete visto che primo tempo ha fatto Jankovic?”
E perché Ballardini? “Sul mercato c’erano lui e Novellino, ho scelto l’ex tecnico del Cagliari perché è giovane, è una scommessa, l’anno scorso ha fatto un girone di ritorno strepitoso con il Cagliari e mi ha convinto nel corso del colloquio. Ha firmato un contratto annuale”, ha spiegato Zamparini.
Il nuovo allenatore parla di Palermo come di “una realtà importante del calcio italiano. Ci sono giocatori che hanno buone qualità e per me è un onore, oltre che un piacere, essere qui”. Ma a sceglierlo è stato proprio Zamparini il ‘mangiallenatori’, un problema: “Non penso a questo – ha spiegato Ballardini -, sono pronto a fare il mio lavoro, sarò concentrato solo su questo e sui miei giocatori”. Per lui è presto parlare di obiettivi, ha visto giocare il Palermo, conosce i giocatori, ma prima di sbilanciarsi vuole lavorare con la sua nuova squadra. “Per raggiungere certi traguardi – ha spiegato – servono tanti componenti, quella tecnica, quella comportamentale, la quotidianità con il gruppo, è presto per parlare di obiettivi, voglio prima lavorare con i miei giocatori, conoscerli e stare insieme a loro”.
Ballardini ha iniziato come tecnico nel vivaio rossonero prima, proseguendo la carriera nelle giovanili del Parma. Tra i professionisti ha iniziato in C-1, alla guida della Sambenedettese, eliminato nella semifinale play-off dal Napoli di Edy Reja. Alla terza giornata della serie A è ingaggiato dal Cagliari, ma viene esonerato dopo 9 incontri senza averne mai vinto uno. La successiva avventura al Pescara (2006/07) in B dura pochissimo, il tempo di tre pareggi e altrettante sconfitte. L’anno scorso il capolavoro in Sardegna: un exploit cominciato a gennaio, al posto di Sonetti, che col Cagliari aveva conquistato appena dieci punti.I sardi con Balardini hanno conquistato la salvezza più entusiasmante degli ultimi anni.
di Salvatore Lo Iacono e Andrea Cottone