Mignani: "Un orgoglio se mi hanno scelto. Penso solo alla regular season"

Mignani: “Un orgoglio se mi hanno scelto. Penso solo alla regular season”

Il nuovo tecnico dei rosa: "In questi giorni ho guardato più partite della Samp"
CALCIO - SERIE B
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PALERMO – Una seduta di allenamento, una seduta di rifinitura e una notte di ritiro prima della partita. Questo il tempo a disposizione per Michele Mignani, nuovo allenatore del Palermo subentrato a Eugenio Corini e già impegnato domani, sabato 6 aprile, al “Renzo Barbera” contro la Sampdoria (calcio d’inizio alle ore 16.15). Nel pomeriggio del giorno di vigilia del match, il tecnico dei siciliani si è presentato in conferenza stampa accompagnato dall’amministratore delegato e direttore generale del Palermo Giovanni Gardini. Come ha spiegato proprio il dirigente del club rosanero, Mignani ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2025.

“Questa è la terza volta che subentro, prima è successo a Olbia e poi a Modena. Sono arrivato da talmente poco tempo che prima di tutto bisogna capire e poi intervenire. Questa è una squadra che ha fatto un inizio di campionato di un certo tipo e che adesso magari ha perso qualche certezza. Io devo dare qualche idea ora e tutto passa dalla disponibilità di questi ragazzi che fino ad ora sono stati eccezionali. Servirà anche un pizzico di fortuna per fare bene a partire già da domani”.

L’arrivo a Palermo

“Quando sei a casa e guardi le partite in TV o allo stadio ti ribolle il sangue e manca qualcosa, dentro di te c’è qualcosa che ti fa sentire di ricominciare. Mi sarebbe piaciuto ricominciare magari prima, però ho utilizzato questi giorni per riposarmi e a volte stare fuori ti aiuta a migliorare. Quando ti viene offerta una possibilità di questo genere il mio stato d’animo è di entusiasmo, di gioia, di voglia e per dare tutto me stesso. Direi anche che è motivo d’orgoglio se uno dei migliori gruppi al mondo ha scelto me, stanno dimostrando di essere una società che vuole fare le cose in grande. Con responsabilità e orgoglio metterò tutto il mio meglio in queste partite cercando di farne più possibile”.

“Martedì è iniziato il dialogo con Gardini e con i direttori Bigon e Rinaudo. Abbiamo parlato e mi hanno chiesto disponibilità facendo delle considerazioni, poi la scintilla è stata abbastanza facile perché è difficile rifiutare un’opportunità così grossa. Sarebbe presuntuoso per me raccontare che ho già capito tutto. Ho cercato di capire e di mettere i giocatori nelle condizioni di poter dare il massimo domani come hanno fatto dal primo giorno qui. Li ho visti applicati e attenti e mi sembra stiano bene dal punto di vista fisico. Domani affrontiamo una delle squadre più in forma del campionato ma abbiamo tutte le armi per giocarcela e dare il meglio”.

Sulla squadra rosanero

“Questo è un gruppo sano che ha fatto punti e ha sbagliato qualche partita. Quando partecipi ad un campionato dove c’è tanto equilibrio può succedere di avere qualche battuta di arresto. Vogliono venire fuori da questa piccola crisi e si sono messi a disposizione da subito. Ho cercato di toccare due o tre cose per mettere i miei pensieri nelle condizioni migliori in vista della partita di domani”.

“Oltre i moduli devi cercare di capire quali sono i giocatori a disposizione per metterli a loro agio e per farli rendere al massimo. Non ci sono giocatori ideali in base ai ruoli. Volendo Gomes e Stulac possono anche giocare insieme, così come vale per il trequartista. Il calcio è in continua evoluzione e gli allenatori sono sempre più bravi, diventa sempre più una partita a scacchi per cercare di fare la mossa giusta contro gli avversari. La squadra sta prendendo un po’ troppi gol e nel lungo delle partite ci sono momenti in cui sei più vulnerabile. La testa per me fa tutto e dobbiamo pensare a vincere la partita. L’obiettivo nostro di domani è quello di reagire a questo momento. Ho sempre trovato un grande pubblico e una grande tifoseria che mi ha sempre messo in soggezione e vorrei che fosse così anche domani per cercare di vincere la partita che sarebbe la migliore medicina”.

Su alcune individualità

“Pigliacelli ha fatto un campionato di un certo tipo in questo momento. Domani giocherà lui e poi vedremo, ma non è questa la priorità in questo momento. Lucioni sta bene, io mi riservo sempre la serata di stasera e la mattina di domani per fare le ultime scelte. Lui è un giocatore esperto che sa gestirsi, se sta bene io ne sono contento. Campofranco mi ha spesso parlato di Palermo, ma ne ho anche parlato con vecchi compagni di squadra o amici che avevo già da prima. Palermo si racconta da sola”.

“Insigne sta bene.. Con Brunori ho parlato solo di calcio, non ho avuto tanto tempo per farlo e stasera magari in ritiro avrò più occasioni. Lui sta bene e ha fatto anche dei gol nelle ultime partite, spero che continui così”.

Verso la Sampdoria

“Da qui ai playoff ballano sette partite e voglio concentrarmi su queste. Devo capire le condizioni dei giocatori e cercare di sfruttarle al massimo. Questa è una rosa di giocatori importanti e l’hanno fatto vedere per un periodo del campionato. Devo cercare di migliorare quello che si può migliorare”.

“Non ho chiamato Corini, lo stimo ma non ho mai avuto modo di sentirlo. In questi giorni ho guardato più partite della Samp che del Palermo. In generale mi confronto con il mio staff e ho cercato di carpire più informazioni possibili. Non si può leggere un libro di trecento pagine in due giorni”.

“Io sono nato a Genova e sono cresciuto nella Samp ma a 51 anni ho imparato a gestire le emozioni. Domani metterò tutto quello che ho di rosanero e la Sampdoria è la squadra che vorrei provare a battere. Sono cresciuti, lo dicono i risultati e gioca bene a calcio. Hanno valori tecnici di un certo tipo e imprevedibilità”.


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