Palermo è la capitale | degli affitti in nero - Live Sicilia

Palermo è la capitale | degli affitti in nero

Il capoluogo è la città siciliana con i numeri più alti, anche se percentualmente si piazza dietro a Catania e Messina. ll presidente dell'Uppi Palermo, Francesco Cozza: "Numeri sconfortanti. Le locazioni in nero nel quadrilatero compreso tra il Policlinico, viale delle Scienze, la stazione centrale e corso Vittorio Emanuele sfondano la soglia del 70 per cento".

Senza regolare contratto 28mila case
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PALERMO – In Sicilia è boom di affitti in nero e Palermo detiene il primato delle irregolarità. Sono 110mila infatti, secondo un’indagine congiunta di Istat ed Uppi (Unione dei piccoli proprietari immobiliari), gli appartamenti affittati senza alcun regolare contratto di locazione nell’Isola. In pratica, uno su cinque è fuori legge. Palermo è la città con i numeri più alti, con circa 28mila appartamenti dati in locazione senza un contratto, anche se percentualmente si piazza al terzo posto, con un 11 per cento, dietro Catania al (14 per cento) e Messina al 12 (per cento). E Messina è la città che ha avuto il maggiore aumento negli ultimi cinque anni, con un +45 per cento del fenomeno rispetto al quinquennio tra il 2004 ed il 2008.

La Sicilia è al quarto posto, in Italia, per numero di affitti in nero, alle spalle di Lazio, Campania e Puglia, ma è la regione ad aver avuto il maggior aumento del fenomeno nell’ultimo quinquennio, con un +35 per cento rispetto al periodo precedente.

Palermo, con quelle cifre, è nella top ten delle città con il maggior numero di irregolarità. Un dato in aumento esponenziale a causa di parecchi fattori, come sottolinea il presidente della sede Uppi di Palermo, Francesco Cozza: “I numeri sono sconfortanti, perché indicano un dilagare della crisi, con gli affittuari che preferiscono il ‘nero’ per risparmiare sul canone da pagare ed i proprietari che rischiano la sanzione amministrativa piuttosto che rimanere con un appartamento sfitto su cui pagare un’infinita quantità di tasse come seconda o terza casa. La Corte Costituzionale – prosegue Cozza –, appena dieci giorni fa, ha sentenziato sull’annullamento della norma che prevedeva la denuncia dei proprietari da parte degli affittuari ‘in nero’, con conseguente emersione del contratto alle seguenti condizioni: affitto della durata di quattro anni ad un canone pari a tre volte la rendita catastale, ossia molto basso rispetto ai valori di mercato. Ma al di là dell’incostituzionalità, come vediamo dalle cifre emerse dal report dell’Istat, la norma non aveva avuto alcun effetto sul numero di affitti in nero, considerato che a Palermo più di un appartamento su dieci è locato senza contratto, numero quasi raddoppiato in cinque anni”.

Il presidente dell’Uppi di Palermo cerca di tracciare il profilo tipico dell’affittuario in nero: “La stragrande maggioranza degli appartamenti affittati in nero – afferma Cozza – è ceduta, a prezzi davvero bassi, a studenti universitari fuorisede ed immigrati extracomunitari. Persone che non hanno alcun interesse ad avere un contratto, perché possono accontentarsi di prendere in affitto un appartamento con altri studenti o con altre famiglie a cifre bassissime, anche se in condizioni da terzo mondo, con allacci della luce provvisori, pareti scrostate ed arredamenti riciclati. Zone come il quadrilatero tra il Policlinico, viale delle Scienze, la stazione Centrale e corso Vittorio Emanuele vedono percentuali che sfondano la soglia del 70 per cento di affitti in nero ed innumerevoli appartamenti in quelle condizioni”.


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