PALERMO – Tutti i condannati, ma a pene molto più lievi delle richieste dell’accusa. Di lieve entità, infatti, è stato ritenuto il giro di cessioni di droga nonostante fossero stati più di 400 gli episodi di spaccio ricostruiti dagli investigatori.
Un esempio su tutti è quello di Salvatore Zimbardo, difeso dall’avvocato Alessandro Musso, considerato il capo dell’associazione a delinquere con base operativa a Carini. La Procura aveva chiesto vent’anni di carcere, gliene sono stati inflitti nove che si aggiungono a quelli di una precedente condanna.
Gli imputati e le pene
Ecco tutte le pene: Giuseppe Aiello un anno e 8 mesi, Mirko Bevilacqua un anno e 8 mesi, Francesco Cangialosi 4 anni e 4 mesi, Brigida Cristina De Marco un anno e 2 mesi, Danilo Fiore un anno e 4 mesi, Gianfilippo Libonati due anni e 4 mesi, Zaira Marretta 10 mesi, Fedele Antonio Pecoraro un anno e 2 mesi, Vito Pillitteri 10 mesi, Daniela Pistone, moglie di Salvatore Zimbardo, 14 anni e 8 mesi ma in continuazione con una precedente condanna (cinque anni e 8 mesi per questo processo).
Ed ancora: Paolo Rovetto 4 anni e due mesi, Antonino Scinia sei anni e 2 mesi, Giuseppe Silvestri un anno e 8 mesi, Danilo Silvestrini due anni, Andrea Zimbardo un anno e 2 mesi, Bruno Zimbardo quattro anni, Salvatore Zimbardo 18 anni e quattro mesi ma in continuazione con una precedente condanna.
A contestare il più grave reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga sono stati gli avvocati Alessandro Musso, Edi Gioè, Riccardo Bellotta, Umberto Seminara, Maria Guzzo, Giuseppe Pinella, Rosa Garofalo, Giovanna Carmela Cantavenera, Gaspare Genova e Andrea Pellegrino. Il giudice per l’udienza preliminare Rosario Di Gioia ha applicato pene di gran lunga inferiori alle previsioni.

