PALERMO – Per divergenze interpretative sul dispositivo della sentenza emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, che ne ordinava l’immediata scarcerazione, un 53enne romeno, Ioan Hurjui, residente a Montelepre, in provincia di Palermo, processato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della moglie, è rimasto in carcere otto giorni in più del dovuto.
L’uomo è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione per i maltrattamenti e assolto per l’ipotesi di violenza sessuale. Il pm aveva invocato la condanna, per entrambe le imputazioni, a otto anni e tre mesi di carcere.
Recluso al “Pagliarelli”, il romeno non è stato scarcerato, se non dopo otto giorni dalla pronuncia della magistratura, e a seguito di un chiarimento interpretativo da parte del presidente del collegio giudicante, perché l’ordine di remissione in libertà è stato scritto nella parte relativa al capo d’imputazione per il quale è stato assolto.
Per il carcere, quindi, l’ospite doveva rimanere tale sulla base del fatto che era stato condannato per i maltrattamenti in famiglia. La situazione si è sbloccata a seguito del “pressing” operato dall’avvocato difensore, Antonino Rallo, del foro di Marsala, che adesso sta preparando la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione.