Palermo, colpi di bottiglia ai dipendenti “Poteva scapparci il morto” - Live Sicilia

Palermo, colpi di bottiglia ai dipendenti “Poteva scapparci il morto”

Il racconto dei titolari

PALERMO – “Poteva scapparci il morto”, queste le parole dell’imprenditore palermitano Salvo Capone, titolare della panineria “Hamericano”, luogo in cui due dipendenti sono stati vittime di aggressioni da parte di un migrante in preda ad un raptus, ieri sera intorno alle 22.

“Da tempo lavoro nel settore della ristorazione, ma non ho mai assistito ad una simile follia all’interno di un ristorante”, ha raccontato Capone che continua: “A quanto pare il ragazzo era da 48 ore in libertà, dopo un brevissimo periodo in carcere. Spero che la magistratura faccia il suo lavoro e che tra due giorni, lo stesso soggetto, non possa essere di nuovo per strada a commettere simili violenze, a discapito di qualche altro locale e dei suoi avventori”.

Il titolare della panineria, stando alle sue parole dovrà rimanere chiuso per 10 giorni. “Ho subito danni al locale. Inoltre, tre dei mie ragazzi, sono stati aggrediti ed hanno riportato cure mediche. Un ragazzo ha riportato una ferita lacero contusa alla quale sono stati applicati 20 punti di sutura. Ad un altro ragazzo è stata rotta una bottiglia di vetro in testa. Tutto questo è inconcepibile nel centro urbano del capoluogo siciliano”, afferma Capone.

Il gestore del locale si pone delle domande: “A chi potremmo sporgere denuncia? Chi ci tutela da simili avvenimenti? Chi ci rimborserà dei danni? Un mio ringraziamento particolare – conclude Capone – va agli agenti di polizia, che in gran numero, ieri sera, hanno sventato il peggio, rischiando anche loro di essere aggrediti”.

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