La gita in famiglia e la strage in auto lungo la via del ritorno

La gita in famiglia e la strage in auto nel viaggio di ritorno

Chi sono le sei vittime dell'incidente nei pressi di Custonaci. Auto lanciata a forte velocità
LA TRAGEDIA NEL TRAPANESE
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PALERMO – Una gita in una domenica che sapeva d’estate e l’impatto mortale sulla via del ritorno. Si sono visti piombare addosso una macchina ad altissima velocità.

Matteo Cataldo, 70 anni, la moglie Maria Grazia Ficarra di 67 anni e il figlio Danilo Cataldo, di 44, insieme ai cugini Matteo Schiera di 72 anni e la moglie Anna Rosa Romancino, 67 anni, erano a bordo del Fiat Doblò che si è scontrato frontalmente con l’Alfa Romeo 159 nei pressi di Custonaci. Le auto sono un ammasso di lamiere (VIDEO).

Gli investigatori hanno pochissimi dubbi: l’Alfa ha invaso la corsia opposta. Era lanciata a fortissima velocità. È balzata sul dosso del rettilineo finendo come un proiettile sul Fiat Doblò guidato da Danilo Cataldo.

Una gita in famiglia

Doveva essere una giornata fuori porta in famiglia, è diventata una strage. Questa mattina in tanti si sono recati per portare le condoglianze in via Magellano, a Carini, dove abitavano Matteo Cataldo con la moglie e il figlio.

Matteo Cataldo ha lavorato come frigorista industriale, lo stesso lavoro che faceva il figlio. Una decina di fa il dolore era entrato nella loro famiglia con la morte del fratello gemello di Pietro, annegato mentre pescava nel mare di Aspra.

Matteo Cataldo e Maria Grazia Ficarra, due delle sei vittime

“Un dolore terribile”

Le voci sulla dinamica si rincorrono. “L’impatto non ha lasciato scampo ai miei familiari – dicono i parenti -. Tre sono morti sul colpo. Altri due sulle ambulanze mentre venivano trasportati in ospedale. Un dolore terribile”.

“L’amministrazione comunale di Carini esprime il cordoglio della cittadinanza intera ai familiari per la tragica morte dei signori Cataldo-Ficarra a seguito dell’incidente stradale di Custonaci – dice il sindaco di Carini, Giovì Monteleone -. Comprendo bene che nulla può lenire un dolore così grande, specialmente quando è coinvolta un’intera famiglia , ma è importante stringerci attorno ai parenti e agli amici delle vittime in questo triste giorno”.

Spetta ai carabinieri ricostruire la dinamica dell’incidente. Cipponeri, 45 anni, che si occupava di piccoli lavori edili e manutenzioni, viaggiava con Maria Pia Giambona, 34 anni, la donna ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

Sembrerebbe che l’uomo avesse lasciato il figlio di 9 anni a casa della madre prima di mettersi in auto. Dietro il Doblò c’era un’altra auto con a bordo moglie, marito e un figlio. La strage avrebbe potuto avere un bilancio ancora più pesante.


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