Palermo, donna vince la causa: le spetta l'assegno inclusione Inps

Una donna vince la causa contro l’Inps: ha diritto all’assegno di inclusione

Cosa dice il giudice del lavoro

PALERMO – L’Inps deve erogare l’assegno di inclusione. Il giudice Matilde Campo della sezione Lavoro del Tribunale di Palermo accoglie il ricorso di una donna. “La giustizia riesce ad essere autentica”, spiega l’avvocato Salvatore Costa.

È un principio di giustizia sociale quello stabilito dall’ordinanza. Il modello Isee e la Dichiarazione sostitutiva unica confermavano l’incapacità della donna, senza l’assegno di inclusione, di “provvedere al soddisfacimento dei bisogni elementari propri e del figlio”.

La ricorrente è in cura con il servizio sanitario in quanto affetta da ansia e depressione. In famiglia andavano avanti a fatica grazie al reddito di cittadinanza che, dopo lo stop, era stato trasformato in assegno di inclusione. Lo scorso agosto la comunicazione raggelante dell’Inps, secondo cui non aveva più diritto al beneficio.

L’avvocato Costa ha fatto ricorso spiegando che il ministero delle Politiche sociali è intervenuto di recente chiarendo che rientrano nella categoria delle persone in condizioni di svantaggio quelle “con disturbi mentali, in carico ai servizi sociosanitari”.

I soldi le spettano. Le servono per vivere, per fare studiare il figlio che frequenta l’Università. È una questione di giustizia ed equità sociale. I nuclei familiari “vulnerabili” vanno tutelati.


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