PALERMO – La polemica sull’asilo nido di Brancaccio non si è ancora sopita ma il comune di Palermo, intanto, avvia le procedure per la gara d’appalto. E’ stata pubblicata, infatti, la determina dirigenziale con cui gli uffici di Palazzo delle Aquile potranno dare il via all’iter per la costruzione dell’asilo dedicato alla memoria del sacerdote ucciso dalla mafia.
Lo scontro politico
Una vicenda che, a cavallo del Capodanno, ha rischiato di provocare un terremoto politico: il consiglio comunale ha infatti deciso di rinviare la modifica del piano triennale delle opere pubbliche che avrebbe consentito, inserendo il progetto nell’elenco annuale 2024, di accelerare i tempi.
Scelta che, unitamente alle perplessità sui costi, ha provocato una spaccatura dentro Forza Italia, la durissima presa di posizione dei parenti di don Puglisi e le repliche di alcune forze politiche.
L’avvio della gara
Il sindaco Lagalla, a poche ore dal brindisi di fine anno, aveva però gettato acqua sul fuoco: “Il rup ha già dato avvio alle procedure di gara, nel rispetto dell’articolo 5, comma 7 del nuovo codice dei contratti – ha detto il primo cittadino -. Ferma restando la richiesta del consiglio comunale, nessun ritardo si registrerà”.
E infatti la determina a contrarre è stata firmata il 30 dicembre, prima ancora del mancato voto del consiglio. Del resto il progetto è del 2019, quando il Centro Padre Nostro lo ha donato al Comune passando poi tutti i vari step burocratici, comprese conferenze di servizi e osservazioni; persi i finanziamenti dell’ex Patto per Palermo, l’amministrazione Lagalla lo ha rifinanziato con il Poc che va speso entro il dicembre 2026.
Il progetto poi è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche approvato da Sala Martorana che, lo scorso marzo, ha perfino dato il via libera alla variante urbanistica, al costo di 3,9 milioni di euro.
Il Comune ha anche raccolto le manifestazioni di interesse dalle ditte, visto che il nuovo codice degli appalti prevede che, iniziata la procedura di aggiornamento annuale del programma triennale delle opere pubbliche, gli enti locali possano intanto avviare l’iter di gara risparmiando tempo. La gara verrà aggiudicata tramite il Mercato elettronico e, una volta approvato il nuovo piano, il cantiere potrà essere ufficialmente aperto per concludersi entro il 2026.