Palazzina occupata a Palermo | Sgomberate 15 famiglie

Palazzina occupata a Palermo | Sgomberate 15 famiglie

Polizia e carabinieri hanno fatto irruzione all'interno di una palazzina occupata in via Oberdan 11, nei pressi di Piazza Principe di Camporeale.

Via Oberdan
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PALERMO – Nuovo sgombero abitativo all’alba da parte delle forze dell’ordine a Palermo. Polizia e carabinieri hanno fatto irruzione all’interno di una palazzina occupata in via Oberdan 11, nei pressi di Piazza Principe di Camporeale. Una quindicina le abitazioni sgomberate, tra queste, famiglie di rifugiati politici eritrei ed etiopi, presente anche qualche famiglia palermitana. Lo stabile, di proprietà dell’istituto religioso delle Figlie di San Giuseppe, venne occupato nel marzo dell’anno scorso, dopo che era rimasto inutilizzato per circa quattro anni.

Presente questa mattina a manifestare il comitato di lotta “PrendoCasa Palermo” con un presidio davanti il palazzo. Ad unirsi alla protesta altre famiglie occupanti che manifestando, hanno espresso la loro solidarietà verso le quindici famiglie sgomberate. “L’emergenza è tangibile – spiega Giuliana Spera del comitato PrendoCasa Palermo -. Ci sembra assurdo che in momento in cui la carenza di alloggi popolari a Palermo raggiunge numeri impressionanti, si parla di circa 1500 nuclei familiari iscritti solo alla lista di emergenza, l’unica soluzione che l’amministrazione comunale trova è fare lo sgombero di un posto che prima di essere utilizzato a scopo abitativo era abbandonato”.

Secondo i dati disponibili forniti dal Ministero dell’Interno, nella sola città di Palermo sono stati emessi 1.721 provvedimenti, mentre le richieste di esecuzione con intervento dell’ufficiale giudiziario sono state 1.570, per una media di 5 sfratti al giorno. “Se da una parte, con questi dati alla mano, appare indiscutibilmente necessaria una progettazione concreta delle strategie che potrebbero consentire l’uscita dall’emergenza abitativa della città, dall’altro si continua a sgomberare, sfrattare e spegnere le esperienze come quelle di via Oberdan che sulla base dei principi dell’autorecupero e dell’autovalorizzazione provano a colmare le lacune e le disattenzioni degli organi di potere” conclude Giuliana Spera.

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