Isola delle Femmine, "Isolotto vendesi". Le indagini della Procura

“Isolotto vendesi”: la festa a Isola della Femmine fra indagini e annunci

L'informativa della finanza sulla festa è già in Procura
IL CASO
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PALERMO – L’isolotto dove si è svolta la festa dello scandalo è in vendita. Dai tre milioni di euro del 2017 si è scesi a un milione e 650 mila euro.

A tanto ammonta la cifra che la marchesa Paola Pilo Bacci (fra i suoi avi c’è il patriota Rosolino Pilo) vuole ricavare e si è affidata ad un’agenzia immobiliare.

Poco meno di 14 ettari, i ruderi di un’antica torre di avvistamento e un attracco privato. Quest’ultimo è stato utilizzato dagli 80 partecipanti alla festa organizzata dai fratelli Vito e Antonio Triolo. Party di compleanno, set per un video clip promozionale o entrambe le cose?

festa Isola delle Femmine

L’informativa della guardia di finanza, che sabato 29 giugno ha interrotto l’evento, è stata consegnata in Procura. Sono ottanta le persone denunciate. L’ipotesi che riguarda tutti è l’avere partecipato allo svolgimento di un’attività pubblicitaria non autorizzata dall’ente gestore della riserva, che è la Lipu.

Ai due fratelli viene contestata anche l’organizzazione dell’evento senza il via libera dell’autorità pubblica. Spetta, però, alla magistratura fare le valutazioni.

Il tema principale riguarda le possibili violazioni in tema di tutela ambientale. Se fossero state commesse si rischia dalla sanzione amministrativa all’incriminazione penale. Nell’annuncio si fa riferimento alla torre e ai “pesanti danni riportati durante lo sbarco anglo-americano in Sicilia nell’ambito dell’Operazione Husky nel 1943”.

“L’edificio è ricostruibile rispettando la cubatura originale sempre nel totale rispetto del vincolo ambientale presente”, si legge ancora. Di seguito le annotazioni: “Dal 1997 l’isola è inclusa nella Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine ed è attualmente gestita dalla Lipu. Anche l’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza del sito che è dunque stato classificato dapprima come SIC (Sito d’Importanza Comunitaria) e successivamente come ZSC (Zona Speciale di Conservazione)”.

Tutto questo è compatibile con l’evento che vi è stato organizzato con l’autorizzazione della marchesa? Si attendono le valutazioni della Procura.

Si muove anche la politica. Martedì prossimo ci sarà un’audizione in commissione Ambiente dell’Ars. A chiederla i deputati M5s Luigi Sunseri e Adriano Varrica.

“Era giusto fare chiarezza al più presto su una vicenda incresciosa sulla quale si sta dicendo tutto e il contrario di tutto. È un fatto di una gravità inaudita, accaduto in una riserva e area marina protetta, dove nidificano diverse specie di animali – spiega Sunseri -. Non si può assolutamente chiudere un occhio davanti a così tanta arroganza. Anzi, mi auguro che la Regione si costituisca parte civile in un eventuale processo”.

All’audizione sono stati invitati l’assessore per l’Ambiente e il territorio, il dirigente del servizio Aree naturali protette, Rete natura 2000, sviluppo sostenibile del Dipartimento dell’Ambiente, il sindaco di Isola delle Femmine, il direttore della riserva naturale e il comandante della direzione marittima di Palermo della guardia costiera.


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