Palermo: la fuga dall'ospedale e l'arresto su un'impalcatura

La fuga dall’ospedale, l’allarme e l’arresto su un’impalcatura

I retroscena della cattura

PALERMO – È stato un sovrintendente della polizia penitenziaria libero dal servizio ad acciuffare assieme ai carabinieri il tunisino di 19 anni che mercoledì 29 gennaio era fuggito dall’ospedale Villa Sofia. Lo hanno trovato sull’impalcatura di un magazzino vicino alla stazione San Lorenzo-Colli. L’agente che lavora al carcere Pagliarelli si è arrampicato ed è riuscito a fargli capire che era meglio scendere.

La prima segnalazione era arrivata dalla stazione di viale Francia. Un addetto alla sicurezza lo aveva visto prima chiedere informazioni sul prossimo treno per Milano e poi allontanarsi a piedi percorrendo i binari. E sono partite le ricerche a cui hanno partecipato agenti della Polfer, poliziotti, carabinieri e agenti penitenziari.

Niente da fare. Del giovane si erano perse le tracce quando ha scavalcato il cancello di un residence a San Lorenzo. Hanno controllato case e vialetti. Poi l’intuizione del sovrintendente assieme ad un collega e ai carabinieri tornati sul posto e l’arresto sull’impalcatura del tunisino accusato di rapina, giunto a Palermo da Firenze e scappato dall’ospedale nel cuore della notte.


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