PALERMO- “Io ho una esperienza parlamentare europea, ho rapporti internazionali, sono candidabile al Parlamento europeo e vorrei contribuire a costruire una alternativa seria di opposizione all’attuale governo di destra”. Così l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, alla presentazione del suo libro, ‘Enigma Palermo’ (Rizzoli), scritto con la giornalista Constanze Reuscher, al Rouge et Noir, con la partecipazione di Rino Cascio e Pif alla kermesse. E insomma, non bisognava essere profeti per capirlo: la fatica letteraria del Professore era legata (anche) al marketing di un discorso politico.
Il problema non è tanto la personale voglia di correre, in un personaggio indomabile che non ha mai detto ‘basta’ in vita sua, con una inclinazione al protagonismo, talvolta, sfociata in voluttà. Il punto è cosa farà il Pd, rappresentato, a titolo personale, dal presidente da Antonello Cracolici, presidente della Commissione regionale antimafia, presente al raduno. La reazione di Cracolici alla (ri)discesa in campo? Un sorrisino di non semplice interpretazione.
Ma Orlando non sarebbe Orlando se, appunto, non avesse una carta da giocare per tutto. Nel locale strapieno di aficionados, la richiesta (tale è) al Partito Democratico diventa una ‘sfida’ ammiccante a Elly Schlein. Con l’invito a liberarsi dalle correnti per confluire nell’unico correntone accettato da Orlando: l’Orlandismo.