Palermo: Palazzolo, la mafia e le "soffiate" del finanziere

L’imprenditore Palazzolo, la mafia e le “soffiate”: sospeso un finanziere

Nuova ordinanza di custodia cautelare

PALERMO – Arriva la sospensione per il luogotenente della guardia di finanza di Palermo Umberto Frecentese, 61 anni, originario di Casamarciano, in provincia di Napoli. Avrebbe svelato notizie riservate su indagini in corso all’imprenditore di Carini, Giovanni Palazzolo, arrestato per mafia nelle scorso settimane.

Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Alfredo Montalto che aveva rinviato la valutazione sulla richiesta della Procura a dopo l’interrogatorio dell’indagato.

La richiesta di informazioni

Fondatore della Gls di Carini, Palazzolo avrebbe saputo dal luogotenente che i colleghi di Modena avevano chiesto ai finanzieri di Palermo notizie sul conto di Palazzolo dopo che l’imprenditore chiese l’iscrizione alla white list della prefettura di una sua azienda, la Trinacria Immobiliare di Finale Emilia.

Palazzolo avrebbe ricambiato il favore con l’offerta di posti di lavoro per i parenti del finanziere e il pagamento del banchetto in occasione dell’anniversario di nozze di Frecentese.

Palazzolo viene considerato legato a Cosa Nostra, longa manus dei boss all’interno del Comune di Carini, e pronto ad ospitare il capomafia latitante di San Lorenzo, Salvatore Lo Piccolo.

L’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Giovanni Antoci nasce dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Antonino Pipitone e Gaspare Pulizzi, per anni co-reggenti della famiglia mafiosa che fa parte del mandamento palermitano di San Lorenzo.

“È arrivata questa cosa”

“È arrivata questa cosa al Gruppo di cui faccio parte – diceva nel 2021 il finanziere all’imprenditore – e non appena ho visto ‘Palazzolo’ ho fatto di tutto per pigliarla, per capire cos’era… Ora gliela faccio leggere, poi lei mi dice se le devo chiedere un qualcosa per capire quello che vogliono”:

“Loro vogliono sapere tutte le situazioni che sono venute fuori da quando qui si sono fatti controlli, questo e quell’altro. Ora io perché l’ho voluta incontrare signor Palazzolo? – aggiungeva – Perché lei ricorderà quando abbiamo fatto la notifica, quella dei duemila fogli da me e dal Gruppo”.

“Gli feci leggere delle intercettazioni”

Quindi svela un precedente: “Si ricorderà che gli feci leggere pure certe cose delle intercettazioni quindi, di quella cosa, quello è un aspetto che dovrebbe essere segnalato, non so se mi spiego? Perché loro vogliono sapere: ‘Tu hai fatto solo la verifica e te ne sei andato? O la verifica c’erano situazioni di natura di pg?’, anche se tu poi gli dici: ‘Tu le segnali poi si devono approfondire’, però visto che l’ha chiesta lei, io mi limito solamente a scrivere la verifica”.

Affari in corso

Palazzolo aveva in ballo degli affari con alcune multinazionali: “Quindi quando gli si dà la white list non c’è bisogno di chiedere più nulla… Siccome non ritengo di essere mafioso…”. Poi faceva la sua offerta: “Anzi se ha qualcosa da sistemarsi, a livello di parentela, ci sono posti d’oro”.

Il finanziere rispondeva: “Mia moglie, mia moglie… la ringrazio perché fortunatamente mia moglie lavora ed è ben avviata… Il mio capo dice: ‘Questa cosa la prendi tu ché è su Carini’ e io ho valutato per capire cosa si deve rispondere, perché dire semplicemente: ‘Sì, ho fatto la verifica, è uscito questo, questo e questo…’, anche se c’è un reato, è un reato di natura fiscale, non ha niente a che fare con quelle situazioni là e scrivo punto. Tutto qua”.


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