PALERMO – Guidare a Palermo è quasi impossibile. La ragione non è legata solamente al traffico anche alle buche che ci sono lungo tutte le strade che, a causa delle numerose piogge, sono aumentate e non è detto non aumentino ancora.
Il servizio era affidato, fino allo scorso luglio, alla Rap. Il servizio adesso risulta scoperto e l’azienda interviene in caso di emergenza, cosa che nel mese di dicembre ha portato a ben 2600 interventi sia con asfalto caldo che a freddo. Altri 2000 sono stati effettuati nel mese di gennaio che non si è ancora concluso e porterà, sicuramente, ad una cifra più alta il numero degli interventi.
Interventi che nel primo mese dell’anno si sono fermati per qualche giorno e sono ripresi dopo la riapertura dell’impianto che fornisce il conglomerato bituminoso a caldo gli interventi con asfalto a caldo.
Questi, nonostante la difficoltà di uomini e mezzi, sono da considerare interventi provvidenziali per l’intera cittadinanza, così come per il comune che rischierebbe di dover pagare risarcimenti su risarcimenti.
“Bisogna dare delle risposte rapide e concrete alla città in termini di sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità – dichiara l’Amministratore Unico di Rap Girolamo Caruso – ecco perché è stata bandita una gara per integrare il nostro servizio di emergenza con l’utilizzo della macchina denominata ‘tappabuche’. Giornalmente – conclude Caruso – entreranno in azione due tappabuche ed entrambe garantiranno mediamente una quarantina di interventi risolutivi“.
Le macchine tappabuche che entreranno in servizio garantiranno una maggiore efficenza perché lavoreranno con asfalto a caldo, che garantisce una maggiore durata rispetto a quello a freddo che può essere soggetto ad un celere deterioramento anche causato dalla pioggia. Questo servizio, affidato tramite una delibera firmata dall’Amministratore Unico Caruso ad un ditta esterna che avrà un costo ci circa 137.000 euro, garantirà circa venti interventi giornalieri per macchina tappabuche per tre mesi, per un totale di 2000 interventi, che copriranno con delle ‘pezze’ di circa 2mq le buche.
Sicuramente in tre mesi non si risolverà il problema di tutte le buche in città, ma una gran parte sì, in questo modo si potrà garantire una migliore vivibilità lungo tutte le strade, sempre in attesa che l’amministrazione affidi il servizio.