Parla di tutto: dal mercato alla struttura societaria, passando dall’affare Balzaretti agli obiettivi del club rosanero. Giorgio Perinetti, in sala stampa a Malles, si sbilancia poco ma fa intendere di avere ancora benzina per il mercato del Palermo: “Difensori? Abbiamo due terzini di spinta, quandi sarebbe logico avere un terzino sinistro più difensivo. Potremmo prendere un centrale se Mantovani e Garcia danno garanzie, fa bene Sannino a creare delle alternative. Noi stiamo valutando cosa c’è a disposizione”.
Ovviamente in conferenza a Malles, uno dei temi principali è la cessione di Balzaretti alla Roma: “Un proverbio cinese dice ‘unica soluzione, giusta soluzione’. A parte la Roma, non so se tutte le parti sono soddisfatte, ma era l’unica soluzione. Tutto è nato con il cambio di agente di Balzaretti, poi si è aggiunta la necessità di cambiare per motivi personali. Non abbiamo offerto il giocatore, poi quando l’agente ci ha detto che avrebbe convinto il calciatore a cambiare, siamo arrivati al punto di non potere più procrastinare. Il calciatore ha avuto un incontro col presidente, che gli ha fatto un’offerta importante, il massimo che poteva offrire. Balzaretti ha aspettato molto per rispondere, mentre ero a Verona ho ricevuto una chiamata del suo agente e sembrava si fosse convinto a restare, subito dopo però il presidente mi ha chiamato dicendo che Balzaretti lo aveva chiamato per dirgli che aveva scelto la Roma. A quel punto abbiamo contattato la Roma per chiudere in tempi brevi”. Insomma da quello che si evince, a convincere Balzaretti a cambiare aria, è stato l’agente Alessandro Moggi.
Adesso si pensa al futuro e quindi al sostituto di Balzaretti, Perinetti pero’ non si vuole sbilanciare: “Non abbiamo in mano il sostituto di Federico, altrimenti non gli avremmo offerto il rinnovo. Non abbiamo troppa fretta di decidere, vogliamo guardarci intorno, ci sono diverse soluzioni possibili. Il sostituto di Balzaretti è quello che sta più a cuore a noi e a Sannino, è il collettivo, l’organizzazione. E’ giusto parlare di signoli, ma lo scorso anno con Silvestre, Balzaretti e Viviano il Palermo ha subito più di 60 gol. Serve il collettivo, una voglia feroce di migliorarsi, ma anche attori funzionali al sistema. I migliori cercano sempre degli sbocchi importanti, ma bisogna saperli sostituire. Pensate all’Udinese, che ogni anno vende 3-4 giocatori importanti, parlano di salvezza e arrivano in Champions. Il Palermo dovrebbe prendere Gattuso e Inzaghi per ricevere applausi, ma bisogna puntare sulla qualità anche senza il nome, gente motivata a giocare col noi. I tifosi non accettano questi discorsi, ma solo così il Palermo può fare campionati importanti”.
Poi sulle possibili altre mosse di mercato: “Cercheremo di prendere giocatori col giusto livello di ingaggi e di creare una società che possa crescere e sopperire alle partenze sia dal settore giovanile che dalle ricerche di scouting. Bisogna avere una squadra che sappia già cosa fare, questo è il mio modo di vedere il calcio. Qui c’è una struttura societaria forte, ma manca la continuità. Il presidente ha detto che il suo obiettivo è di portare il Palermo in Champions in quattro anni? Il mio sogno è di accontentarlo anche prima, l’importante è che permanga la voglia e si lavori per raggiungere l’obiettivo”.