PALERMO – “Ero lì per lavoro, ho improvvisamente sentito un gran frastuono. Urla disperate, il traffico si è fermato di colpo. Mi sono voltato e ho assistito a una scena straziante”. Inizia così il drammatico racconto di C.T, che nella tarda mattinata di ieri, 13 marzo, si trovava in piazza Tommaso Natale, dove un anziano è stato investito e ucciso da un’auto.
L’automobilista senza patente né assicurazione
Giuseppe Sutera, 85 anni, è morto dopo essere stato travolto da una Polo Volkswagen guidata da un 78enne: quest’ultimo è indagato per omicidio stradale con relative aggravanti, visto che come ha accertato l’Infortunistica della polizia municipale, guidava senza patente né assicurazione. Il mezzo era inoltre stato sequestrato da tempo.
“Ho cercato la sua famiglia”
“Ho cercato di dare una mano – racconta a LiveSicilia – ho tentato di aiutare in qualche modo l’uomo che si trovava per terra, era in una pozza di sangue. C’erano altri passanti e tanti residenti della zona, abbiamo subito contattato il 118, ma nell’attesa di un’ambulanza ho sentito di dover fare qualcosa per avvisare la sua famiglia”, racconta C.T, ancora sconvolto.
“Mi sono sentito impotente”
E prosegue: “Mentre chiedevo informazioni, ho visto morire l’anziano davanti ai miei occhi. Una scena che non dimenticherò mai. Mi sono sentito impotente, ho provato un dolore profondo. Ma soprattutto, nessuno di noi poteva più fare nulla. Quando mi hanno detto il suo nome e la via in cui abitava, a distanza di pochi metri dal luogo della tragedia, mi sono precipitato a casa sua, sperando di rintracciare i familiari”.
Choc e paura
Nonostante la paura e lo choc, è riuscito a mettersi in contatto con la figlia di Sutera: “Ho recuperato il suo numero di telefono, mi sono fatto forza e le ho detto di tornare a Tommaso Natale, dove aveva poco prima lasciato il padre per andare in farmacia. E’ scoppiata in lacrime, ci ha raggiunto poco dopo anche il fratello, a loro il compito di raccontare quello che era successo all’anziana madre”.
“Servono prudenza e responsabilità”
In base a quanto ricostruito, Sutera stava attraversando sulle strisce dopo essere andato al vicino ufficio postale: “La figlia mi ha raccontato che il papà era in giro per delle commissioni, era una giornata come tante. E’ straziante per me pensare alla reazione che può avere avuto la moglie, che lo aspettava a casa. E’ terribile anche constatare l’altissimo numero di incidenti di questo tipo in città. Serve prudenza, serve responsabilità. Ciò a cui ho assistito mi ha segnato profondamente”.