PALERMO – Chi affiancare al ‘Mudo’ Vazquez nella sfida contro il Genoa di domenica sera al ‘Barbera’? Se lo chiedono i tifosi del Palermo e ancor prima il tecnico della formazione rosanero, Beppe Iachini. Alla vigilia dell’esordio in campionato dei siciliani l’allenatore ascolano si trova infatti con una penuria d’elementi nel reparto avanzato che, dopo la cessione di Andrea Belotti al Torino, si è acuita maggiormente dato l’impiego quasi continuo che Iachini aveva fatto del ‘Gallo’ durante il precampionato e anche nei 90′ del terzo turno di Coppa Italia vinto contro l’Avellino.
Per la guida in panchina c’è dunque da prendere delle decisioni, in attesa che la società tragga il massimo dagli ultimi di mercato riuscendo a piazzare dei colpi last minute utili per rinforzare proprio l’attacco. Alberto Gilardino, vicino ormai da giorni a chiudere il suo accordo con il club di viale del Fante, di sicuro non riuscirà a far parte dei convocati per la prima di serie A. Ecco dunque che Iachini dovrà far di necessità virtù con gli elementi a sua disposizione contro i liguri. A disposizione del tecnico, che è orientato a confermare il consueto 3-5-2 anche con i rossoblu, ci sono il macedone Aleksandar Trajkovski o lo svedese Robin Quaison. L’ex Zulte Waregem nella sua vecchia squadra ha giocato anche da attaccante centrale (con il modulo 4-3-3, ndr) sfruttando i suoi ottimi inserimenti senza palla con cui si presenta spesso nell’area avversaria.
Nel caso del capitano della nazionale macedone Iachini potrebbe dunque pensare ad uno schieramento a tre, con Vazquez e Quaison a completare il reparto. Diverso il discorso invece con l’impiego dello svedese d’origini ghanesi che potrebbe reggere bene anche da solo, grazie alle grandi doti atletiche il ruolo da punta centrale. Da non sottovalutare anche l’idea Cassini. Con il brasiliano classe ’96 ed ex Corinthians, il cui ruolo naturale è quello di seconda punta che predilige partire da più dietro per costruire l’azione (un pò come Paulo Dybala) il Palermo potrebbe mantenere un assetto più ‘tradizionale’ sfruttando la velocità e la tecnica del giocatore carioca anche se, all’esordio assoluto davanti i propri tifosi in una gara ufficiale, per il giovane potrebbe subentrare il fattore emozionale che Iachini preferisce sempre evitare.