Palermo, via all'era Lo Monaco |Zamparini: "Avrà pieni poteri" - Live Sicilia

Palermo, via all’era Lo Monaco |Zamparini: “Avrà pieni poteri”

Il patron rosanero consegna le chiavi del club al nuovo ad Pietro Lo Monaco a cui andrà il 10 per cento delle quote societarie rosanero: "Questo per farlo entrare nella società a pieno titolo. Io per il momento rimango presidente. Ci siamo incontrati un po' di tempo fa perché i dieci anni che ho passato a Palermo mi hanno logorato parecchio. D'ora in poi non parlerò più di calcio. Farà tutto Lo Monaco. Perinetti e Cattani? Deciderà il nuovo ad".

IL PATRON ROSA PRESENTA IL NUOVO AD
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PALERMO – L’ultima rivoluzione di Zamparini ha il nome di Pietro Lo Monaco. Dopo 48 ore di rumors e indiscrezioni, arriva l’ufficialità dell’ingresso nella società rosanero dell’ex amministratore delegato del Catania reduce da un’esperienza flash al Genoa in cui non ha funzionato il feeling con Preziosi.

Lo Monaco è stato presentato in grande stile, alle 14,30 allo stadio Barbera, dal patron Maurizio Zamparini che gli ha messo in mano le chiavi del club rosa. “Avrà pieni poteri – ha detto Zamparini ai giornalisti -“. E per legare Lo Monaco ancora più saldamente al progetto Palermo ha comunicato che l’ex ad catanese avrà una quota di minoranza del Palermo calcio del 10 per cento. “Io passerò in seconda linea – ha spiegato Zamparini -, Pietro Lo Monaco è il nuovo amministratore delegato del Palermo con pieni poteri. Era una decisione già programmata. Abbiamo bisogno di una ristrutturazione totale. Viviamo un momento di crisi tecnica, ma sono molto contento del nostro nuovo allentatore. Lo Monaco avrà una quota del Palermo, il 10 per cento, che acquisterà nelle prossime settimane. Questo per farlo entrare nella società a pieno titolo. Io per il momento rimango presidente. Io e Lo Monaco – ha proseguito il patron rosanero – ci siamo incontrati un po’ di tempo fa perché i dieci anni che ho passato a Palermo mi hanno logorato parecchio. La crisi economica richiede molta più attenzione da parte mia alle mie aziende, ritengo che la lotta non politica ma di costumi e di principi che ho iniziato con il Movimento per la gente vada seguita attentamente. A questo punto io mi ritiro. Resterò presidente, ma senza andare in prima linea. Non parlerò piu per almeno sei mesi. Ho capito, anche dagli errori arbitrali, che Zamparini è indigesto sia al ‘palazzo’ sia a tanta stampa. Io mi ritiro quindi in buon ordine, penserà a tutto Lo Monaco. A lui chiedo di fare un grande Palermo. Lasciatemi tranquillo fino alla fine del campionato”.

Il silenzio stampa di Zamparini, però, riguarda solo il calcio. Quando vestirà i panni del co-fondatore del Movimento per la Gente continuerà a parlare, visto che, oltretutto, il movimento politico dovrebbe presentarsi alle prossime elezioni.

Un passaggio del testimone che Zamparini tiene a sottolineare non lascia sottintendere un disimpegno economico dal calcio e dal Palermo: “L’inizio di stagione ha inciso tanto, io credo che tutto sia successo apposta per far arrivare Lo Monaco. Io però voglio dire a tutti i palermitani e ai tifosi di questa squadra che voglio rimanere, e credo in Lo Monaco per far crescere questa società. L’inserimento del nuovo amministratore delegato è un progetto, per far competere il Palermo a livelli alti, perché possa allettare investimenti di gente disposta a investire. Perinetti? La sua esperienza non gli permette di sostituirmi se non dal punto di vista tecnico e basta, mentre Lo Monaco può sostituirmi nella gestione societaria, di bilanci e budget, oltre che tecnica. La futura collaborazione di Perinetti con il Palermo dipende dai rapporti tra loro due. Lo stesso discorso vale anche per il capo degli osservatori, Luca Catani – ha spiegato Zamparini -. Tutto dipende da Lo Monaco”.


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