Palermo, "ero innamorata di lui e mi fidavo", poi lo stupro

“Ero innamorata di lui, mi fidavo”, poi il tradimento e lo stupro

Il luogo dove è avvenuta la violenza al Foro Italico
Il racconto della vittima e il rapporto con chi ha filmato la violenza

PALERMO – “In passato ero molto legata ad Angelo, anzi ne ero innamorata”, racconta la vittima dello stupro di Palermo. Un sentimento non ricambiato. Angelo Flores, uno dei sette arrestati, ha deciso di filmare con il cellulare la violenza di gruppo subita dalla ragazza al Foro Italico, fornendo la prova chiave dell’inchiesta. Il cellulare come una propaggine del corpo. Lo aveva già usato in precedenza, ma il rapporto sessuale era stato consensuale.

“Mi fidavo di lui”, dice lei agli investigatori il 14 luglio, una settimana dopo i fatti. “Perciò mentre lo guardavo mi veniva da chiedermi perché mi stesse facendo questo, c’era un rapporto pregresso tra noi. Mi spronava ma io avevo le gambe mosce mi diceva oh oh… lui rideva“. Rideva e le puntava addosso la torcia del cellulare per illuminare la scena nel buio del cantiere del Foro Italico. La vittima non ha capito subito che stesse facendo un video, lo ha intuito poco dopo perché era già successo in passato.

Di Flores la ragazza parla a più riprese. È il primo nome che ha fatto agli investigatori. “Lui non mi ha toccata, si è limitato a filmare”, aggiunge quasi a volerne attenuare le colpe. Poi racconta: “Ci siamo conosciuti qualche mese fa, ad aprile scorso, tramite social network e una volta siamo anche andati in vacanza insieme in compagnia di… (fa il nome dell’amica con cui era uscita la sera della violenza iniziata alla Vucciria ndr). Mi chiamava ‘vita’ ed una volta mi ha proposto di andare a vivere con lui”.

Subito, però, si è resa conto che i suoi sentimenti non erano corrisposti: “In realtà non teneva davvero a me. Ho capito che non gli importava nulla di me“. È successo dopo avere avuto un rapporto sessuale, quello sì consenziente. Flores le avrebbe chiesto di “soddisfare” anche un amico. “Ero andata con Angelo, ma dopo un periodo di distanza ho deciso di riavvicinarmi e cercare di recuperare il rapporto”. spiega. E si arriva così alla terribile notte di luglio, quando Flores diventa il “regista” della violenza.

La diciannovenne non si aspettava il tradimento di Angelo. “Gli ho detto: mi fai stare sola con questi, sei pazzo?”, mette a verbale. Flores ha fatto il nome degli altri ragazzi presenti al Foro Italico nel corso di quello che egli stesso, parlando con un amico, definisce “uno stupro di gruppo”, “sembrava un porno”. Filmava e rideva, mentre la ragazza si piegava sulle ginocchia e la aiutavano a rialzarsi per riprendere i rapporti sessuali. Non chiama l’ambulanza quando lei glielo chiede, ma poi l’aiuta a scavalcare la recinzione del cantiere.


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