Palermo e rifiuti, ultimatum di Lagalla. E c’è chi guarda ai privati

Palermo invasa dai rifiuti, l’affondo di Lagalla. C’è chi pensa ai privati

Commenti

    Il sindaco è più interessato a rinnovare il sovrintendente del Teatro Massimo che a pulire la città dei rifiuti. Vergogna.

    …la RAP deve “dare un segno di cambiamento strutturale, non possiamo risolvere tutti i problemi entro dicembre ma non ci può essere un tempo infinito”….ma il responsabile della RAP è lui. Lui deve dare un segnale!
    Inoltre il problema non è solo svuotare i cassonetti ma i miasmi nauseanti perenni che infestano gli stessi per cui occorrerebbe, anzi, si dovrebbe, provvedere a igienizzarli a dovere, compreso, ovviamente, il manto stradale attiguo. Vedere soprattutto bambini o peggio ancora madri con neonati che attraversano quel fetore è veramente sgradevole. Curioso sarei se prelevassero dei campioni per saggiare la carica batterica, virale o quant’ altro! Così come andrebbero sanificati periodicamente gli autocompattatori il cui puzzo lo si sente già a diversi metri di distanza per la gioia di chi ne segue la scia.
    La cosa grave è che questa situazione è ormai praticamente diffusa in tutta la città e come se non bastasse è cronica, dura da diversi anni, per cui non ci sono scuse che tengano.
    Chi ha il potere di cambiare le cose e non lo fa, è alla stregua di un reo.

    BLA BLA BLA. Città senza speranza. Contento di essermi trasferito da quasi 10 anni nel trapanese, come pure la mia famiglia. Per carità mica qua i Comuni sono puliti ed efficienti come nel bergamasco, anzi…ma perlomeno non sono in condizioni abbiette, indegne della realtà euro/occidentale, come a Palermo. Se non fossi costretto ad andare spesso in città per lavoro, nemmeno mi ci avvicinerei. Decennio dopo decennio, sindaco dopo sindaco, il capoluogo siculo è sempre attanagliato dagli sessi problemi /emergenze, che ciclicamente si ripresentano. E chi un certo momento storico amministra spende sempre le stesse parole “rassicuranti”, con annessi rimpalli di responsabilità e polemiche ad ufo con le “opposizioni”, che quando poi vanno a Palazzo delle Aquile si dimostrano incapaci come i loro predecessori…
    Quindi città senza speranza ….perlomeno fintanto che non verrà commissariata. Questa è una cosa che sostengo da decenni. Palermo andrebbe commissariata. Se i cittadini palermitani sono stati amministrati dagli Orlando Cascio, dai Cammarata e dai Lagalla è perché li hanno votati in massa, quindi evidentemente si meritano una città che ha i problemi che ha Palermo.
    La cosa più assurda è che molti palermitani, e i media locali, fanno “rumore” solo quando – metaforicamente parlando – scoppia il bubbone, cioè per esempio quando c’è la solita emergenza rifiuti. Come se, prima di questa emergenza rifiuti , Palermo non fosse già in condizioni indegne: basti guardare lo stato di strade, marciapiedi, parchi….per es. non c’è aiuola che non sia dissestata, invasa da erbacce. Anche nelle aree più centrali. Ma quando si è assuefatti al dissesto, si finisce per considerarlo “Normalità”.

    La Galla sta a galla solo per jl suo nome, per jl resto è profondo rosso. Da almeno 1 anno che da ultimati alla rap e non succede niente pur concedendo in bel po di euro. Todaro, mi rincresce dirlo ma ha totalmente toppato nel suo ruolo. Forse qualcuno comincia a rjmpiangere “io il sindaco lo so fare. Cmq la si metta è una vergogna assoluta

    Sedetevi un giorno intero tutti e poi in giro per la città e risolvete il grave problema della raccolta. Normalizzare la raccolta è poi invitate i cittadini al rispetto della città.

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Meno male che a dare credibilità internazionale all'Italia abbiamo la Meloni perché con questa farsa durata ben 5 abbiamo fatto ridere il mondo. Negare che uno Stato non ha diritto a tutelarsi da immigrazione clandestina è un abominio e meno male che esiste ancora qualche giudice a Berlino. Forza più che mai con il SI' al referendum.

i dirigenti in teoria sono 559, quelli che sono a capo di aree e servizi sono 479, gli 80 di differenza sono tra i dirigenti generali, uffici di gabinetto, uffici speciali, fondo pensioni, aran e posti fuori ruolo. Le riduzioni previste per il prossimo biennio sono fatte sull'elemento età, ossia gente che raggiungerà il limite dei 67 anni e cocci e quindi andrà via, ma non tiene conto di quelli che invece andranno via per raggiunto limite contributivo, e questo perchè ovviamente chi di competenza non lo sa e lo scopre per via dell'istanza del dipendente. Per cui alla fine della fiera se resteranno senza dirigenti un centinaio di strutture non ci si meravigli, considerato che peraltro questa proposta è datata 2023, che i dirigenti sono stati prorogati ben due volte, ora arriverà al terza e per un periodo di tempo insufficiente e ce ne vorrà una quarta.

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