PALERMO – Ha capito di essere braccato. E stamani Salvatore Fernandez, 49 anni, si è presentato alla stazione dei carabinieri “Falde”, nel rione Acquasanta. Da qui l’assassino della Zisa è stato condotto al Comando provinciale di piazza Verdi. Negli archivi c’è la foto di quando fu coinvolto in un blitz per spaccio di droga (oggi è senza capelli).
Era il 2014 quando i carabinieri filmarono duemila episodi di spaccio in appena due mesi e mezzo di osservazione in via Colonna Rotta.
![](https://livesicilia.it/wp-content/uploads/2022/07/salvatore-fernandez3.jpg)
Giovedì mattina Fernandez ha sparato tre colpi di pistola per uccidere Giuseppe Incontrera, in via principessa Costanza. C’erano dei video ad incastrarlo. In uno si vedeva l’uomo seguire a bordo di uno scooter la bicicletta di Incontrera e fare fuoco.
Vittima e assassino sono caduti per terra. Quest’ultimo era a volto scoperto. Una prima telecamera era impallata da una bandiera rosanero piazzata per festeggiare la promozione in serie B del Palermo.
Non si vedeva, dunque, il volto. Ma l’assassino ha commesso l’errore di tornare indietro. A quel punto un altro occhio elettronico lo ha inquadrato. Aveva ormai le ore contate. I militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale erano arrivati alla sua identificazione.
Nel corso dell’interrogatorio, davanti al procuratore aggiunto Paolo Guido della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e ai sostituti Giovanni Antoci, Luisa Bettiol e Gaspare Spedale, ha confessato il delitto e il movente sui cui sono ancora in corso delle verifiche. Ci sono alcuni aspetti che vanno approfonditi.
Salvatore Fernandez è già noto agli uffici giudiziari essendo pregiudicato per droga e rapina. Abita in via Cipressi a pochi metri dalla casa dove viveva Incontrera. Quindi giovedì mattina è sceso, lo ha seguito e ha sparato.