PALERMO – L’indagine sulla tragedia del piccolo Bryan Puccio, annegato all’età di 4 anni, segue un percorso parallelo al dolore per l’immane tragedia che ha colpito la famiglia. Al momento si tratta un atto atto dovuto, ma lo strazio e l’inchiesta penale si incrociano nell’avviso di garanzia ricevuto dai genitori del piccolo Bryan. Sono indagati per omicidio colposo.
Il bimbo è annegato ieri nel mare di Termini Imerese nei pressi dell’area industriale. I genitori hanno ricevuto un avviso di garanzia notificato dalla Procura termitana. Bisogna eseguire l’autopsia, un accertamento tecnico irripetibile al quale dovrà assistere anche un consulente dei genitori del bimbo assieme all’avvocato Giulio Bonanno.
L’esame stabilirà l’esatta causa del decesso. Bryan è annegato mentre giocava con alcuni coetanei. Si deve accertare cosa sia accaduto negli istanti prima del decesso, se ci sia stata una mancata vigilanza sul piccolo, ed escludere che Bryan soffrisse di una qualche patologia sconosciuta.
Intanto a Brancaccio – genitori, amici e parenti del bimbo – piangono per la più terribile delle tragedie. Bryan aveva solo 4 anni.