Palermo, laurea honoris causa in Italianistica a Mimmo Cuticchio - Live Sicilia

Palermo, laurea honoris causa in Italianistica a Mimmo Cuticchio

La cerimonia a Palazzo Steri mercoledì 13 marzo
UNIVERSITà
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PALERMO – Laurea magistrale honoris causa in Italianistica al maestro oprante puparo e cuntista Mimmo Cuticchio. Gliela conferirà l’Università degli studi di Palermo, mercoledì prossimo alle 16 nella Sala Magna del Complesso monumentale dello Steri, in Piazza Marina. Dopo i saluti del rettore, Massimo Midiri, e della direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche, Francesca Piazza, a leggere la motivazione sarà Luisa Amenta, prorettrice e coordinatrice del consiglio del corso di studi in Italianistica. Precederà il conferimento della laurea magistrale honoris causa, la laudatio di Marina Calogera Castiglione, docente di Linguistica italiana dell’università degli studi di Palermo. Poi la lectio magistralis di Mimmo Cuticchio su “L’Opera dei Pupi – Una tradizione in viaggio”.

“È con grande gioia e grande soddisfazione – dice Mimmo Cuticchio – che accetto questo riconoscimento. Al momento, credo di essere l’unico oprante con due lauree honoris causa. La prima, nel 2022, in Teatro, musica e danza, conferitami dall’università degli studi Roma Tre; la seconda, la laurea magistrale in Italianistica dell’università degli studi di Palermo, che mi verrà conferita mercoledì prossimo. Due belle e significative tappe di un viaggio lungo oltre mezzo secolo, non sempre facile, anzi a volte decisamente difficile, doloroso. Un viaggio iniziato da bambino in quel mondo dei pupi in cui sono nato e in cui sono cresciuto con mio padre Giacomo, mia madre Pina Patti e i miei fratelli e le mie sorelle. Sette figli, settecento pupi, mamma e papà: questa è stata la mia famiglia”. “Ho vissuto – conclude – tra paladini di Francia e saraceni che sì, è vero, si fanno la guerra, ma è una guerra senza sangue, in cui se si muore, si muore per finta. E, alla fine, le teste mozzate l’indomani, in laboratorio, si aggiustano. Il sangue non scorre davvero”.


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