Le società natatorie chiedono un incontro urgente con Lagalla - Live Sicilia

Le società natatorie chiedono un incontro urgente con Lagalla

Si dicono insoddisfatte dell'incontro avuto con l'assessore Figuccia che, a loro dire, non avrebbe fornito le risposte attese

PALERMO – “A seguito della nostra lettera aperta inviata al sindaco, all’assessore al ramo ed al dirigente del Servizio Sport del Comune di Palermo, in data 10 Gennaio, nella quale abbiamo lamentato le continue disfunzioni della piscina comunale e le insufficienti risposte della Pubblica Amministrazione, siamo stati convocati ieri, giovedì 12, a palazzo delle Aquile dall’assessore allo Sport Sabrina Figuccia, presenti il nuovo dirigente del servizio sport Luigi Galatioto, il capo impianto della piscina comunale Sergio Sparacio ed il consigliere comunale Viviana Raia della competente commissione consiliare, oltre a tutte le scriventi società di nuoto, nuoto paralimpico, pallanuoto, pallanuoto paralimpica e sincro, ed il presidente del Consorzio Palermo al Vertice Giorgio Locanto. A fronte dei vari punti trattati, purtroppo non è stata prospettata nessuna soluzione concreta, sia nel brevissimo periodo che nel futuro prossimo“. A scriverlo sono le società natatorie in una nota.

“La vita stessa delle associazioni sportive, infatti, è messa seriamente a rischio dall’attuale discontinuità di funzionamento dell’impianto e dall’impostazione che gli Enti coinvolti stanno dando ai lavori strutturali finanziati dal PNRR che dovrebbero cominciare nel mese di Luglio pv. Nessuna garanzia – continuano le società natatorie -, difatti, sulla possibilità, da noi richiesta, che si lavori alternativamente sulle due vasche, garantendo il pieno funzionamento di una delle due a turno, col rischio concreto, invece, di due anni di lavori e chiusura totale, che sancirebbero, oltre al negare il diritto di praticare attività salutistica di nuoto libero all’intera collettività cittadina, la fine del movimento natatorio palermitano, e di quello che rimane delle scuole di nuoto e dell’intera attività paralimpica“. Su questo, però, l’assessore Figuccia ha annunciato, tramite un comunicato, che “sarà creata una cabina di regia che vedrà coinvolti proprio i dirigenti sportivi, che così potranno seguire in maniera più diretta l’intero percorso di ammodernamento dell’impianto“.

Le società lamentano la mancata risoluzione “al guasto delle pompe verificatosi domenica 8, così che attualmente si procede solo con l’utilizzo della vasca scoperta. Nessuna soluzione per quanto riguarda l’agibilità della tribuna al pubblico spettacolo, dovuta a un impianto anti incendio vetusto e da cambiare, e nessuna garanzia neppure per il potenziamento dell’impianto elettrico che consentirebbe l’utilizzo di più phon, e per lo snellimento delle procedure burocratiche che seguono ogni mal funzionamento, sempre più frequente. L’unica notizia è la prossima installazione di telecamere a circuito chiuso nel perimetro esterno dell’impianto, finalizzate a dissuadere atti vandalici che si sono verificati in passato. Troppo poco davvero per chi da anni si trova a mettere pezze alle continue falle della piscina comunale, con la beffa, oltre al danno, dell’aumento sconsiderato delle tariffe di ingresso e affitto spazi“.

A questo punto – specificano le società che utilizzano l’impianto di viale del Fante – chiediamo un incontro urgente di una nostra rappresentanza con il Sindaco Roberto Lagalla, per:

  • risolvere immediatamente le attuali criticità dell’impianto e restituire alla collettività natatoria cittadina la immediata fruibilità sia della vasca scoperta che della vasca coperta;
  • verificare la possibilità concreta della realizzazione di un nuovo impianto natatorio prefabbricato da 50 metri x 25 metri in un’area a qualsiasi titolo nella disponibilità della Amministrazione Comunale in zona della città da verificare;
  • concertare un incontro con i due RUP, Responsabili Unici del Procedimento, che dovranno avviare i lavori relativi ai due progetti di ristrutturazione dell’intero impianto, sia per consentire nelle more l’utilizzo di una delle due vasche, sia per approfittare dell’esperienza decennale delle associazioni sportive basata sulla quotidiana pratica sportiva, per ottenere effettivamente al termine dell’intervento un concreto miglioramento della funzionalità dell’impianto.

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