Palermo, l’ufficio che controlla le partecipate è “una scatola vuota”

Palermo, l’ufficio che controlla le partecipate è “una scatola vuota”

La nota del dirigente: “Manca il personale”

PALERMO – L’ufficio che dovrebbe controllare le partecipate, al comune di Palermo, è a corto di personale ed esperti, in pratica è “una scatola vuota”. L’accusa, tanto esplicita quanto disarmante, non viene dalle opposizioni ma è stata messa nero su bianco dallo stesso dirigente che a capo di quell’ufficio, ossia il vice ragioniere generale Roberto Pulizzi.

E dire che parliamo di un settore che, almeno sulla carta, dovrebbe essere uno dei cuori pulsanti della burocrazia comunale: smantellato dalla precedente amministrazione, è stato ricreato dal sindaco Roberto Lagalla con un obiettivo ben preciso, ossia controllare minuziosamente i conti delle società partecipate e il rispetto degli obblighi di legge. Un’esigenza quanto mai primaria in un ente in cui i disallineamenti e i contenziosi fra il socio, cioè il Comune, e le aziende ex municipalizzate in passato hanno raggiunto cifre stellari. Un controllo che in gergo tecnico si definisce “analogo” e che è uno dei pilastri anche del patto con lo Stato per il riequilibrio delle casse comunali.

“L’ufficio è una scatola vuota”

Peccato che l’ufficio non riesca a fare il suo lavoro “a causa dell’inadeguatezza delle esigue risorse umane assegnate e della reiterasta assenza di figure professionali idonee”, scrive Pulizzi in una lettera datata 21 luglio sull’assolvimento di alcuni obblighi di pubblicazioni chiesti dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, in materia di trasparenza. “Ad oggi, nonostante reiterate richieste e relazioni di servizio a cui è seguito il silenzio più assoluto, alcun intervento di riorganizzazione è stato programmato e attuato – continua la missiva – L’ufficio del controllo analogo al comune di Palermo è paragonabile a una scatola vuota”.

Parole non nuovissime, visto che il dirigente aveva segnalato la circostanza anche in consiglio comunale, ma che hanno spinto il ragioniere generale a scrivere al sindaco, al presidente del consiglio, all’assessore al bilancio, al segretario generale e ai revisori, sottolineando quanto invece l’ufficio in questione sia cruciale “rispetto alle concrete possibilità di risanamento” dei conti. “Si ritiene indispensabile un immediato e risoluto intervento al fine di scongiurare le conseguenze dell’impossibilità di effettuare in maniera incisiva il controllo analogo sulle partecipate – si legge nella riservata – e garantire il rispetto di tutte le misure inserite a loro carico nella rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale”.

Varchi: “Metteremo più personale”

“Il quadro normativo del controllo analogo impone al Comune moltissimi adempimenti e noi vogliamo esercitare appieno questa attività, cosa che in passato non si faceva con questa intensità – dice a Livesicilia il vicesindaco Carolina Varchi – Anche questo, come tutti gli uffici, è in carenza di organico ma è intendimento di questa Amministrazione che, giova ricordarlo, ha istituito ex novo l’ufficio, verificare la disponibilità di risorse umane qualificate a farne parte e, ove nessuno si rendesse disponibile, troveremo risorse esterne per una compiuta e completa due diligence. Nel processo di riorganizzazione in essere, inoltre, ci sarà modo di implementare l’ufficio”.


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