Palermo, mafia e affari: annullato arresto del boss e della sorella

Palermo, mafia e affari: annullato arresto del boss e della sorella

Accolto il ricorso di Giuseppe e Giovanna Calvaruso

PALERMO – Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il boss Giuseppe Calvaruso e per la sorella Giovanna. Il primo resta in carcere nell’ambito di un altro procedimento, la seconda torna in libertà.

L’inchiesta è quella in cui si ipotizza che i soldi del mafioso di Pagliarelli siano stati investiti nell’apertura di negozi di abbigliamento, intimo e calzature per grandi e piccini. Calvaruso avrebbe potuto contare sull’amicizia e l’appoggio dell’imprenditore Cesare Ciulla, proprietario della nota catena di negozi Hessian.

Per evitare di incappare nel sequestro le attività commerciali sarebbero state intestate a dei prestanome.

Non si conoscono ancora le motivazioni del provvedimento. Gli avvocati dei Calvaruso, Michele Giovinco e Giovanna Priano, hanno sostenuto che gli indagati parlavano sì di negozi, ma il progetto non è mai andato in porto.

Nulla c’entrerebbe, dunque, il punto vendita Yamamay all’interno del centro commerciale Conca d’oro, oggetto dell’inchiesta. Giovanna Calvaruso vi lavora al pari di altre commesse. Avevano in mente di aprire due attività commerciali di cosmetica, ma non sono entrati nella fase operativa.

La donna torna libera, mentre il fratello resta in carcere. Non per l’ipotesi di intestazione, ma di associazione mafiosa contestata in precedenza.


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