Palermo, mafia: 3 arresti. Torna in carcere l'amico del boss Nicchi

Palermo, mafia: tre arresti. Torna in carcere l’amico di Nicchi NOMI

Pizzo a tappeto in corso Calatafimi. Un uomo picchiato perché tradì la moglie

PALERMO – Ancora una volta ritornano nomi noti alle cronache giudiziarie. Come quello di Paolo Suleman, 47 anni, arrestato all’alba assieme ad altre due persone dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo.

In carcere c’era già finito nel 2011 nel blitz denominato Hybris che azzerò il mandamento mafioso di Pagliarelli. Suleman ha finito di scontare una condanna a 8 anni e sarebbe tornato ad occuparsi soprattutto di estorsioni. Sarebbe lui il nuovo reggente della famiglia di Corso Calatafimi. La Procura di Palermo ha chiesto e ottenuto l’arresto anche di Rosario Lo Nardo, 41 anni, e Giuseppe Marano, di 71 (arresti domiciliari).

Dalle indagini è emersa l’imposizione a tappeto del pizzo. I soldi, incassati a Pasqua e Natale, servono a pagare i picciotti e aiutare le famiglie dei detenuti. I boss avvicinano i commercianti prima ancora che aprano i nuovi negozi, costringendoli sin da subito a “mettersi a posto”.

C’è anche un episodio di violenza: un giovane fu picchiato selvaggiamente in pieno giorno con una mazza di legno perché ritenuto colpevole di avere tradito la moglie.

Paolo Suleman in una foto del 2011

Il blitz del 2011 svelò il legame fra Suleman e Gianni Nicchi, “delfino” del capo mandamento Nino Rotolo. Mentre gli davano la caccia, il giovane boss alla guida della mandamento di Pagliarelli non rinunciava alle “ferie” estive. Suleman fu uno degli organizzatori delle vacanze del latitante che nell’estate del 2008 si rilassò, familiari al seguito, prima a San Vito Lo Capo e poi in Calabria. Suleman era il destinatario di alcuni pizzini spediti dal latitante.

La sua pizzeria a Ballarò era luogo di incontri (Suleman vi trovò pure una microspia). C’era un gran viavai. Vi faceva spesso tappa Maurizio Lareddola, braccio destro dell’allora capo mandamento Michele Armanno, entrambi arrestati nel blitz Hybris. Tredici anni dopo Suleman avrebbe scalato le gerarchie mafiose, approfittando anche del vuoto di potere provocato dai blitz precedenti. Sarebbe ripartito dal pizzo imposto con la minaccia. Così come gli avevano insegnato i suoi precedessori.


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