Il "vivandiere" di Messina Denaro deve restare in carcere

“Vivandiere di Messina Denaro”: no ai domiciliari, Bonafede resta in carcere

Respinto il ricorso della difesa

PALERMO – Niente arresti domiciliari, Emanuele Bonafede resta in carcere. Il Tribunale di sorveglianza ha respinto la richiesta di una misura cautelare meno afflittiva avanzata da uno dei vivandieri di Matteo Messina Denaro.

I carabinieri del Ros lo hanno arrestato e condannato assieme alla moglie Lorena Lanceri. Sei anni e 8 mesi all’uomo imputato per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena; 13 anni e 4 mesi alla donna per concorso esterno in associazione mafiosa.

Alla richiesta di domiciliari si era opposta la Procura di Palermo. Emanuele Bonafede e Lorena Lanceri per mesi hanno ospitato Matteo Messina Denaro a pranzo e cena (addirittura durante la quarantena Covid) nella loro casa di Campobello di Mazara.

“Così consentendogli – dicono gli inquirenti – non solo di trascorrere molte ore in piena tranquillità e in loro compagnia in un contesto domestico – familiare ma, anche e soprattutto, di incontrarsi con numerose persone e infine, ma non per importanza, di entrare ed uscire dalla loro abitazione effettuando accurati controlli per ridurre il rischio di essere avvistato dalle forze dell’ordine”.

Oltre a preparare il cibo al capomafia ricercato, infatti, la coppia effettuava una stretta vigilanza sulla zona: i video delle telecamere di sorveglianza di alcuni negozi hanno ripreso i due mentre, dopo essersi accertati che per strada non ci fossero poliziotti o carabinieri, davano il via libera al loro ospite per farlo uscire indisturbato dalla abitazione.

Un rapporto di fedeltà assoluta legava la coppia al boss che ricambiava con regali di valore: al figlio dei Bonafede, nel 2017, il capomafia fece da padrino della cresima e donò un Rolex da 6300 euro. La spesa fu poi puntualmente annotata da Messina Denaro in un pizzino.

Dalle indagini è emerso chiaramente inoltre che Lanceri e il boss avevano una relazione. Ed era entrata in “competenza” con la maestra Laura Bonafede.


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