Omicidio Incontrera, così è morto il boss: le immagini del delitto VIDEO - Live Sicilia

Omicidio Incontrera, così è morto il boss: le immagini del delitto VIDEO

In aula mostrati gli ultimi istanti di vita

PALERMO – Le immagini scorrono nei monitor dell’aula della Corte di Assise. Il video mostra gli ultimi istanti di vita di Giuseppe Incontrera. Alle 8 del mattino del 30 giugno 2022 l’imputato Salvatore Fernandez lo ha assassinato alla Zisa. Si tratta di immagini crude, che possono urtare la sensibilità e che abbiamo volontariamente sfocato in alcuni punti, anticipando le stesse con un alert.

Incontrera era un boss emergente. Il delitto sarebbe stato premeditato, ma senza aggravante mafiosa nonostante la caratura criminale della vittima che si era fatta largo nel mandamento di Porta Nuova. Le immagini sono la prova chiave del processo. Secondo l’accusa, non è stato un delitto d’impeto ma un agguato studiato nei dettagli.

Fernandez ha pedinato il boss fin dalle 7:18. Lo ha seguito mentre transitava nelle vie Silvio Pellico e cardinale Tommaso, e in piazza Ingastone. Infine in via Principessa Costanza, dove l’assassino ha fatto fuoco. Gli si è avvicinato con lo scooter e gli sparato alle spalle mentre Incontrera era in sella ad un motorino elettrico. Il boss ha perso il controllo. Prima è andato a sbattere contro le auto parcheggiate e poi è caduto al centro della carreggiata.

Nella sua confessione Fernandez dirà: “Ho ucciso Giuseppe Incontrera, l’ho ucciso venerdì mattina. Abbiamo avuto una lite qualche mese fa per un incidente che abbiamo avuto nel quartiere. Io ero con il mio motore e lui con il suo. Il mio motore era uno Scarabeo che poi ho venduto”. Dopo lo scontro “ci siamo litigati con le mani – raccontò Fernandez -. Abbiamo cominciato assieme. Ci siamo presi a schiaffi. Poi ci hanno separato e ce ne siamo andati a casa”. Quindi concluse: “Non ho paura di niente. Non sono pentito di niente. Non voglio dire nient’altro”.

La vittima era consuocero e braccio destro di Giuseppe Di Giovanni, accusato di avere ricevuto lo scettro di reggente dai fratelli Gregorio e Tommaso, e di recente tornato a piede libero. Un difetto di notifica ha fatto scadere i termini di custodia cautelare.

L’avvocato Salvatore Ferrante

Negli ambienti mafiosi e non solo era nota l’indole rissosa e i metodi spesso violenti con cui Incontrera gestiva le piazze della droga. È sulla mancata premeditazione che l’avvocato Salvatore Ferrante punterà la sua strategia difensiva. L’imputato, reo confesso, rischia l’ergastolo.


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