Palermo, sconto di pena per Gianni Nicchi

Sconto di pena per Gianni Nicchi, il boss uscirà prima dal carcere

La decisione della Corte di appello

PALERMO – Era solo questione di calcoli, alla fine i giudici hanno dato ragione a Gianni Nicchi. Il “figlioccio” del capomafia di Pagliarelli ha ottenuto uno sconto di pena. Gli spetta pure la detrazione dei giorni prevista per la buona condotta – la regola vale per tutti i detenuti – e ciò significa che al massimo fra cinque anni avrà finito di pagare il debito con la giustizia.

Lo arrestarono nel 2009. I poliziotti della Mobile, agli ordini del compianto capo della sezione Catturandi Mario Bignone, lo scovarono in un piccolo appartamento in via Filippo Juvara a pochi passi dal palazzo di giustizia. Era latitante, ma non rinunciava alla movida notturna.

I giudici della prima sezione della Corte d’Appello, presieduta da Adriana Piras, hanno riconosciuto al boss, difeso dall’avvocato Vincenzo Giambruno, la continuazione tra tre sentenze definitive. Era stata la Corte di cassazione a stabilire che bisognava rifare i calcoli sulla pena. La nuova sentenza di secondo grado è stata depositata il 15 maggio scorso.

In totale Nicchi deve scontare ventidue anni, di cui già sedici trascorsi in carcere al 41 bis, e non più ventisette. Nel frattempo i suoi parenti erano inseriti nel libro paga del boss Giuseppe Calvaruso, che pagava gli stipendi “agli assenti e ai presenti”.


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