Buon pomeriggio... Il mio plauso al lavoro svolto dagli inquirenti per mettere a nudo, si fa per dire, un sistema, purtroppo, atavico, che ha fatto lievitare alle stelle i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ovviamente tutto in danno delle finanze dei poveri cittadini siciliani che sono costretti a subire tutte le mala gestio di chi ci governa e di chi ci amministra. Di contro, debbo sottolineare che tutto ciò è sempre stato sotto gli occhi di tutti sin dalla notte dei tempi senza che nessuna figura, politica e non politica, si preoccupasse più di tanto. Fin quando il "sistema" non verrà smantellato dall'interno o non verrà fatto implodere, tutto rimarrà invariato malgrado il lavoro e lo sforzo personale delle molte persone perbene che, però, in Sicilia non contano niente,anzi vengono piuttosto tutte emarginate!
Palermo, gli “zingari” svaligiano le case e i boss ci guadagnano
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Chi lo dice? Salvino? Ah vabbè....
Un dramma troviamo nel ppprr risorse xassistenti volontari che possono essere coinvolti in questi drammi giornalierie un problema da risolvere ..peccato
Era ora! Qualcuno abbia il coraggio di dire per quali motivi la raccolta della spazzatura in prov. di CT Costa il doppio che al Nord Italia... Si restituisca ai cittadini il mal tolto. Da qui si potrà capire di quali politici ci possiamo FIDARE!
Bravissimi i Carabinieri.
Gli arrestati sono tutti italianissimi, così come i commercianti a cui hanno sequestrato i compro oro.
Ma attenzione anche i 29 indagati sono quasi tutti italianissimi, come riportato dallo stesso Riccardo Lo Verso di Live Sicilia in un altro articolo sempre su Live Sicilia:
“Nell’elenco figurano i nomi di Claudio Demma e Carlo Composto, indagati per estorsione: avrebbero imposto ad una vittima di saldare un debito di tremila euro in favore di Vincenzo Luca. Ci sono Giuseppe Ventimiglia e Ilenia Catalano (moglie di Vincenzo Luca è finita ai domiciliari) che avrebbero indirizzato Fabio Diego La Dolcetta e Massimiliano Terranova, presunti autori di una rapina, dai Luca per fondere l’oro trafugato.
Altri avrebbero impiegato e rivenduto, a vario titolo, merce rubata a Palermo e Marcianise, nel Casertano: Claudio Siddiolo, Salvatore Sciacca, Raffaele Tammaro, Danilo Romanella, Stefania Benfante, Innocenzo Puccio, Giacinto Di Marco, Giovanni Falanga, Adriana Xhilone, Giuseppe Palmeri. Compravano la merce sborsando fino a 407 mila euro, nel caso di un acquisto gestito da Tammaro, in contanti e in nero per un solo acquisto. Molti sono titolari di ‘compro oro’…”