Nella vicenda salta subito anche all'occhio di un profano intanto qualsiasi presupposto per ipotizzare il resto di sequestro: la ONG e quindi le persone a bordo potevano andare dove volevano. Il sequestro si verifica quando non si può andare da nessuna parte perché un altro soggetto te lo impedisce Andiamo all'altra fattispecie di reato ossia rifiuto di atti d'ufficio. La frittata va rovesciata in toto. Salvini avrebbe potuto essere perseguito se non avesse seguito la legge che non permette l'approdo di soggetti in modo clandestino. Questi i fatti tutto il testo e' aria fritta. Le incongruenze della giustizia italiana: gli stessi fatti a Catania non hanno dato luogo ad alcun procedimento penale; il ministro Lamorgese ha adottato più volte il comportamento di Salvini ma non é mai stato perseguito. Cosa si vuole di più: se questa non é politica mi si dica che é diritto. Bisogna avere proprio la faccia tosta. AVANTI CON LA RIFORMA CHE NON SE NE PUÒ PIÙ MAGARI ADOTTANDO IL COMMONLAW ALL'INGLESE.
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Dare nuove risorse umane a un Corpo ormai vecchio, stanco e demotivato è senza dubbio necessario e migliorativo. Ma anche assumendo 1000 agenti non risolverebbe il problema incendi: oltre la perniciosa inadempienza dei comuni verso chi ha abbandonato i propri fondi o la mala giustizia verso gli allevatori, bisogna innanzitutto acculturare le genti iniziando dalle istituzioni, statali in primis e via via tutte le altre.
Questo non è un concorso ma una caccia al tesoro, con un tesoro che ha già un destinatario.
Donna intelligente e colta. Mia Professoressa di lettere al liceo nel "78 anno del mio diploma e molto attenta a noi alunni. Brava persona. Mi dispiace.
La delinquenza imperversa indisturbata...
Gli arrestati sono tutti italianissimi, così come i commercianti a cui hanno sequestrato i compro oro.
Ma attenzione anche i 29 indagati sono quasi tutti italianissimi, come riportato dallo stesso Riccardo Lo Verso di Live Sicilia in un altro articolo sempre su Live Sicilia:
“Nell’elenco figurano i nomi di Claudio Demma e Carlo Composto, indagati per estorsione: avrebbero imposto ad una vittima di saldare un debito di tremila euro in favore di Vincenzo Luca. Ci sono Giuseppe Ventimiglia e Ilenia Catalano (moglie di Vincenzo Luca è finita ai domiciliari) che avrebbero indirizzato Fabio Diego La Dolcetta e Massimiliano Terranova, presunti autori di una rapina, dai Luca per fondere l’oro trafugato.
Altri avrebbero impiegato e rivenduto, a vario titolo, merce rubata a Palermo e Marcianise, nel Casertano: Claudio Siddiolo, Salvatore Sciacca, Raffaele Tammaro, Danilo Romanella, Stefania Benfante, Innocenzo Puccio, Giacinto Di Marco, Giovanni Falanga, Adriana Xhilone, Giuseppe Palmeri. Compravano la merce sborsando fino a 407 mila euro, nel caso di un acquisto gestito da Tammaro, in contanti e in nero per un solo acquisto. Molti sono titolari di ‘compro oro’…”