Palermo, la prefettura deve rimborsare le "multe Covid"

Palermo, la prefettura deve rimborsare le “multe Covid”

Una sentenza del giudice di pace crea un precedente
GIUDICE DI PACE
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PALERMO – La prefettura di Palermo deve restituire i soldi per la multa elevata durante le restrizioni Covid e deve pagare le spese legali.

Una sentenza del giudice di pace di Palermo crea un precedente. Durante il lockdown del marzo-maggio 2020 un cittadino, R. P., è stato multato dalla polizia stradale per aver violato il divieto di circolazione. Era stato fermato all’esterno di un centro commerciale, “fuori zona” rispetto alla proprio indirizzo di residenza.

Il cittadino, dopo avere presentato memorie difensive e prima della scadenza del termine per il pagamento in misura ridotta della sanzione, non essendo stato convocato dalla prefettura ha deciso ugualmente di pagare.

Successivamente la prefettura, a causa di un vizio di forma del verbale di contestazione (era indicato il termine errato per il pagamento in misura ridotta), ha deciso di archiviare la sanzione. R. P. si è attivato per ottenere, ma la prefettura lo ha negato perché, così sostenevano, la competenza era passata al ministero dell’Interno.

La tesi difensiva

Da qui il ricorso al giudice di pace, con l’assistenza degli avvocati Pier Luigi Licari e Francesca Badalamenti secondo cui, venuto meno il titolo sanzionatorio, “la mancata restituzione dell’importo già versato determinava un ingiustificato arricchimento dell’ente creditore (prefettura) e un correlativo impoverimento del cittadino”.

Il giudice Antonio Lazzara ha accolto la tesi difensiva, ritenendo paradossale che la prefettura ignorasse il suo dovere di rimborsare i soldi. Si è anche rischiato che venisse contestata un’ipotesi di responsabilità aggravata per lite temeraria.

Il monito del giudice

Una sorta di monito da parte del giudice rivolto alla prefettura, a riconsiderare, per il futuro, in occasioni simili, il proprio atteggiamento di fronte a identiche richieste di rimborso.

“È importante sottolineare l’utilità sociale di questa pronuncia – spiegano i legali – poiché tanti cittadini possono, ad oggi, ritrovarsi, nella stessa situazione del nostro cliente, avendo pagato una sanzione amministrativa loro contestata per aver violato le prescrizioni del lockdown, poi archiviata dal prefetto e il cui importo non è mai stato restituito anche sotto esplicita richiesta”.

È la prefettura, dunque, dopo aver eventualmente annullato in autotutela le “multe Covid19”, a dovere rimborsare i soldi.


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