PALERMO – Quando una vittoria può fare la differenza. Il Palermo dopo il successo interno col Campobasso ha il compito di provare a ripetersi lontano dal ‘Barbera’, lunedì, in casa della Juve Stabia. Un match che può rappresentare quello della svolta. Vincere su un campo complicato come quello di Castellammare di Stabia, potrebbe far sì che la squadra acquisisca consapevolezza dei propri mezzi.
Sì, perché è chiaro che la formazione di Filippi abbia le qualità per far meglio di quanto fatto fino ad adesso, ma bisogna dimostrarlo. Dalla gara contro la compagine molisana si sono tratti ottimi spunti, soprattutto nella prima mezz’ora, dove la squadra ha espresso un ottimo calcio e realizzato due reti nei primi quattro minuti.
Poi, il solito calo di concentrazione che ha permesso al Campobasso di tornare in gara e rischiare di trovare anche un clamoroso momentaneo pareggio. Da apprezzare anche la voglia di provare a chiudere la gara ed i minuti finali con cui il Palermo è riuscito alla fine a portare a casa i tre punti.
Segnali di un gruppo che vuole crescere e provare a esprimersi al massimo delle proprie possibilità. Certamente il campionato di Serie C nasconde sempre e comunque delle insidie, anche quando meno te lo aspetti ma il compito di mister Filippi, e in generale della squadra rosanero, è quello di provare a ridurre al minimo i rischi.
FORMAZIONE
Per quanto riguarda il probabile undici che scenderà in campo, assenti sicuramente Odjer (squalificato) e Almici (infortunato). Potrebbe essere confermato Silipo in posizione di rifinitore, con Brunori, autore del gol del 3-1 col Campobasso, pronto a rilevare il posto di Soleri, partito titolare contro i molisani. Nessun dubbio, invece, per quanto riguarda il modulo: 3-4-1-2 o 3-4-2-1, Filippi conferma: “I numeri ci danno ragione”.