"Palermo, ora aiutaci | Rischiamo di sparire" - Live Sicilia

“Palermo, ora aiutaci | Rischiamo di sparire”

Biagio conte a Livesicilia
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Nonostante l’ora tarda, Biagio Conte, anima della ‘Missione speranza e carità’, ha ancora la forza di parlare della sua sfida quotidiana. Una realtà che da vent’anni mette al primo posto gli ultimi e che, davanti ai 60 mila euro di Tarsu arretrata da pagare, rischia di spegnersi. Biagio Conte lancia un appello:  “Un Natale senza poveri non è un vero Natale”.

Che momento sta vivendo la ‘Missione speranza e carità’?
“Il problema non è solo la Tarsu, che è stata come una spada di Damocle. Luce, acqua e gas sono una prova forte. E in questo momento di crisi la Missione ne risente moltissimo perchè le persone sono chiuse in se stesse”.

Di cosa avete maggiormente bisogno?
“Abbiamo fatto una lettera. Abbiamo chiesto aiuto anche per quanto riguarda i bisogni di prima necessità. Ci occorre del vestiario stagionale, perchè abbiamo difficoltà ad immagazzinare. Servono soprattutto coperte, un elemento prezioso. Abbiamo aperto il ‘Fondo solidale della speranza e della carità’ premettendo che ‘i poveri non sono solo della missione, ma sono di tutti noi'”.

Ma la Missione rischia veramente di scomparire?
“Il rischio c’è. Il Comune è in difficolà; la Regione è in difficoltà. La Missione non è nata con il pesiero dei fondi. Chiunque può aiutare e noi abbiamo contato sulla provvidenza di molte persone e delle loro donazioni. Per quanto riguarda il numero dei volontari, c’è un piccolo aumento. Queste difficoltà spingono di più i cittadini a vivere il volontariato. Non credo che possa passare inosservata una Missione che dura da vent’anni. Siamo fiduciosi e poi siamo alle porte del Natale. Vorrei lanciare un messaggio: un Natale senza i poveri non è un vero Natale. Non possiamo neanche parlare di un augurio di buon anno se non pensiamo ai poveri.  Quando si parla di sociale, bisogna risolvere tutte le rivalità. I poveri non si devono strumentalizzare, chiunque ha il dovere di unire tutte le forze”.

Un messaggio decisamente in controtendenza, dato l’individualismo dilagante.
“Questa società rischia di penalizzare continuamente perché c’è una rivalità continua. Io credo invece che i poveri mettano la pace. Non si può andare avanti se si alzano i muri. Io credo che non ci debbano essere divisioni”.

Livesicilia e Unicredit stanno sponsorizzando una raccolta fonda per la Missione.
“Questo è bene e già così avete fatto tanto. C’è molta tensione. A Palermo c’è una situazione difficile. Se l’uomo si chiude in se stesso non la risolviamo. Nelle difficoltà ancora maggiormente dovremmo aprire il cuore e le coscienze. È donando che si riceve. La paura della crisi si supera facendo il bene. Mi viene in mente una frase di Madre Teresa. ‘Io sono una goccia’. Tutti siamo una goccia. Messi insieme possiamo fare tanto, credenti e non credenti”.

La solidarietà dovrebbe essere un valore che appartiene a tutti indistintamente.
“Si, la pensiamo allo stesso modo. E ci conforta. Noi facciamo il possibile per dare conforto ma non nascondo che anche a noi fa bene. Grazie, grazie, grazie”.


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