Randagi, il canile è al collasso | Boom di abbandoni, cani trasferiti - Live Sicilia

Randagi, il canile è al collasso | Boom di abbandoni, cani trasferiti

Foto d'archivio

Il numero degli animali lasciati in strada cresce in estate. La Lav ne prende in carico 40 - LE FOTO.

PALERMO – Comincia l’esodo dei vacanzieri palermitani e i casi di abbandono di animali cresce a dismisura insieme al numeri dei cani in stallo all’ex Mattatoio, l’unico canile in città. “Purtroppo – ha detto il vicesindaco Sergio Marino – la triste abitudine, ma sarebbe meglio definirlo un vero vizio, di tanti palermitani di abbandonare i propri animali nel periodo estivo ha determinato un momento di sovraffollamento della nostra struttura, ma confidiamo ora nella buona volontà dei tanti che hanno a cuore la salute e il benessere degli animali”. Palermo, sprovvista di un canile adeguato, già da mesi però si è in qualche modo attrezzata grazie all’accordo con la Lav, la lega antivivisezione, per fronteggiare l’emergenza randagi in città e creare migliori condizioni nel canile provvisorio e decisamente sovraffollato.

Proprio per cercare di ridurre il numero dei cani in stallo nella struttura, si parla di circa 500 randagi, la Lav ne ha appena trasferiti circa 40 in quelle che una nota del Comune ha definito “strutture di propria fiducia”. “Andranno in ricovero presso strutture virtuose distribuite in tutta Italia – ha detto Federica Faiella, responsabile Lav – La maggior parte al momento si trovano presso il canile “La fattoria di Tobia”, vicino Roma. Lì vengono vaccinati e visitati, possono godere di ampie aree di sgambamento e di personale specializzato”. Insomma una piccola boccata d’ossigeno per l’ex mattatoio, una struttura d’appoggio e provvisoria trasformata al momento in canile a causa della chiusura a maggio dell’anno scorso del presidio di via Tiro a segno. Sito che ancora oggi è un cantiere aperto visti i lavori di ristrutturazione che lo trasformeranno alla fine del 2018 non in un rifugio, ma in una struttura sanitaria ospedaliera veterinaria. “Grazie alla collaborazione della Lav – ha aggiunto Marino – siamo attivi per poter garantire agli animali ospitati all’ex mattatoio una situazione vivibile con la creazione di un’area di sgambatura, una presenza riconosciuta e qualificata di bravissimi volontari, l’apporto in termini sanitari e di sterilizzazioni dei medici veterinari dell’Asp, e il supporto dei medici veterinari volontari dell’Ordine dei Veterinari di Palermo, e concorrerà ad esaudire gli obiettivi che la Legge nazionale e quella regionale ci affidano per una effettiva tutela dei cani”.

Una piccola rivoluzione per affrontare il randagismo e gli abbandoni quella che l’Amministrazione comunale sta attuando con l’aiuto della lega Antivivisezione e gestori di canili provenienti da tutta Italia. Grazie ai consigli e all’esperienza di questi esperti del settore anche la Polizia Municipale si sta attrezzando per una migliore gestione del fenomeno: proprio lo scorso maggio i vigili urbani avevano aderito in massa al ciclo di sei incontri del progetto nato in collaborazione fra il comune di Palermo e Lav. Il progetto è nato come un vero e proprio piano di intervento per migliorare la gestione dei cani abbandonati e potenziare le operazioni legate all’adozione dei tanti animali in stallo, tra cui ben 80 cuccioli, nei canili di Palermo. In questo progetto la Municipale avrà un ruolo di primo piano visto che proprio gli agenti distribuiti sul territorio sono il primo contatto a cui si rivolgono i cittadini rispetto ad animali in difficoltà, e per attivare procedure di intervento. Mentre rimane irrisolta la questione relativa alla costruzione di un vero e proprio canile rifugio in città, le polemiche che avevano animato la questione fra Amministrazione comunale e animalisti palermitani sembrano essersi assopite grazie al coinvolgimento della Lav che evidentemente fa da garante rispetto alle operazioni legate a trasferimenti e adozioni dei cani abbandonati.

Ma i trasferimenti non sono certo l’obiettivo unico del Comune, a detta del sindaco Leoluca Orlando la cosa più importante resta incentivare le adozioni, unica vera soluzione per cercare di ridurre il numero di animali in gabbia: “Invito tutti gli amanti degli animali e a coloro che possono offrire spazi e cure adeguate – ha detto il primo cittadino – a contattare la Lav per poter prendere in adozione un cane, permettendo sia a lui sia ai suoi compagni di avere una vita migliore.” Resta infatti attivo sul sito del Comune, e da qualche mese anche sul quello della Lega antivivisezione, il link per accedere ai documenti utili per le adozioni e tutte le foto degli esemplari in cerca di una famiglia. Sempre sul sito del Comune le istruzioni per accedere anche alle adozioni incentivate dal contributo economico, tanto contestato dalle associazioni animaliste palermitane, rivolte a privati, consorzi e canili privati.

>GUARDA LE FOTO DEI CANI DA ADOTTARE


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