Palermo: se non vinci sei fuori | C'è Maresca, Gilardino in forse

Palermo: se non vinci sei fuori | C’è Maresca, Gilardino in forse

Ultime prove per Ballardini prima del match con l’Atalanta: confermato il 4-3-1-2. Servono i tre punti.

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PALERMO – Ultima chiamata al binario della salvezza. In una stazione totalmente deserta (ma che si preannuncia affollata qualora dovesse saltare anche questo treno), il Palermo prova ad agguantare l’ultimo vagone utile per continuare a sperare in una permanenza in massima serie. Impresa non da poco, in un ambiente surreale per la chiusura delle porte del “Renzo Barbera” disposta dal giudice sportivo, ma altrettanto teso per la minaccia di nuove contestazioni fuori dallo stadio. La squadra di Ballardini affronta un’Atalanta in salute e col dente avvelenato dopo la beffa casalinga con la Roma, e lo fa con diverse novità tattiche. In primis il modulo, che tornerà ad essere il 4-3-1-2 con cui il tecnico ravennate ha fatto le sue fortune in carriera, ma si attendono novità anche negli uomini da gettare nella mischia in questo confronto senza appello.

Da epurato a possibile jolly per il centrocampo. Nella mediana di un Palermo incapace di creare azioni, se non dai piedi di Vazquez, fa nuovamente capolino la figura di Enzo Maresca. L’unico rimasto a Palermo tra quelli esclusi dal progetto tecnico dopo l’eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Alessandria, l’unico ad essere stato reintegrato e non ceduto ad altre squadre (anzi, a dirette concorrenti come Genoa e Carpi), ma anche l’unico a poter ricoprire il ruolo di regista davanti alla difesa. Ed ecco che Ballardini, nel cercare quanta più qualità possibile, sta pensando di affidare il reparto proprio all’esperto centrocampista ex Juventus e Siviglia. Uno smistatore di palloni per gli attaccanti e non una diga per contenere gli inserimenti degli avversari, sta tutta qui la motivazione che potrebbe portare il tecnico a preferirlo a Jajalo, creando così una spina dorsale quanto più qualitativa possibile con Brugman trequartista e Vazquez seconda punta.

L’asse centrale del 4-3-1-2 che Ballardini riproporrà contro l’Atalanta potrebbe dunque essere quello di maggior qualità, stando agli uomini a disposizione del tecnico: si torna al trequartista, stavolta sì, con Brugman favorito d’obbligo per fare da raccordo tra i reparti. In avanti, Vazquez continua ad avere maggiore considerazione come seconda punta, dunque avanzerà il proprio raggio d’azione di qualche metro rispetto al solito. A fare coppia con lui resta il solito dubbio sulle condizioni di Alberto Gilardino. Il tecnico ha ammesso di non averlo schierato con la Juventus per un fastidio al ginocchio, pertanto sul suo posto da titolare resta un grosso punto interrogativo. Qualora dovessero riemergere problemi di natura fisica, non è da escludere un remake dell’attacco di domenica scorsa, con Trajkovski a fare coppia con Vazquez.

Dal campo di Boccadifalco, però, sono arrivate indicazioni positive per il centravanti biellese. Nelle esercitazioni offensive, infatti, è stato il campione del Mondo a formare la linea offensiva con l’italo-argentino, coadiuvati da Brugman nella consueta posizione di trequartista e con Maresca ad avviare l’azione. Una bozza di formazione titolare, a volerla leggere così, che alla vigilia della partita del “Barbera” suona quasi come una prova generale per l’attacco rosanero. E insieme al redivivo Maresca, che comunque si giocherà una maglia con Jajalo, non cambierà molto. Hiljemark mezzala destra e Chochev mezzala sinistra, con compiti più difensivi rispetto al solito, per respingere l’onda d’urto nerazzurra. In una mediana che potrebbe ritrovare la qualità persa per strada, il loro apporto in fase di interdizione sarà fondamentale.

Quel che sicuramente cambierà rispetto alla sfida con la Juventus è la difesa. Senza Goldaniga, la linea a tre perderebbe già ogni motivo di esistere. Ancor di più se contro una squadra che, per sua stessa natura, gioca con due ali e un centravanti di peso, sfruttando anche le sovrapposizioni dei terzini. Troppo gravoso il compito per soli tre difensori, seppur coadiuvati dagli esterni, con uno schieramento che regalerebbe facili uno contro uno ai funamboli Gomez e D’Alessandro. Allora ecco che si torna alla difesa a quattro ed ecco che si torna alle certezze: Gonzalez e Andelkovic sicuri di un posto al centro, davanti a Sorrentino, e Lazaar titolare a sinistra nel ruolo di terzino. A destra è corsa a quattro, ma l’unico a sembrare tagliato fuori è Vitiello. Ancora indietro Morganella, mentre Rispoli potrebbe vedersi riconfermato dopo il match dello Juventus Stadium. Resta forte, comunque, la candidatura di Struna, altro candidato nel ballottaggio per l’out destro.

PALERMO-ATALANTA: PROBABILI FORMAZIONI

PALERMO (4-3-1-2) – Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Andelkovic, Lazaar; Hiljemark, Maresca, Chochev; Brugman; Vazquez, Gilardino. A disposizione: Posavec, Alastra, Vitiello, Struna, Morganella, Cionek, Pezzella, Jajalo, Cristante, Bentivegna, Quaison, Trajkovski, La Gumina, Balogh. Allenatore: Ballardini.

ATALANTA (4-3-3) – Sportiello; Raimondi, Stendardo, Paletta, Dramé; Freuler, De Roon, Cigarini; D’Alessandro, Borriello, Gomez. A disposizione: Radunovic, Cherubin, Brivio, Toloi, Djimsiti, Gagliardini, Conti, Bellini, Diamanti, Migliaccio, Gakpe, Monachello. Allenatore: Reja.


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