Palermo, strappo della Lega sui figli delle coppie omogenitoriali - Live Sicilia

Palermo, strappo della Lega sui figli delle coppie omogenitoriali

La mozione verrà discussa il 16 aprile, soddisfatto il comitato Esistono i Diritti

PALERMO – Strappo della consigliera comunale della Lega Sabrina Figuccia sulla mozione per la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali che dovrebbe arrivare in Aula in settimana. Una nuova polemica in seno alla maggioranza che sostiene il primo cittadino dopo quella di pochi giorni fa sul patrocinio del Comune al Pride. Figuccia stamattina ha diramato un comunicato con il quale esprime la propria contrarietà al voto della mozione.

“L’eterna emergenza rifiuti, l’illuminazione pubblica a dir poco carente, le strade ancora piene di buche: invece di occuparsene con costanza e grande impegno, la conferenza dei capigruppo si riunisce per discutere di un argomento sicuramente importante a livello nazionale, ma su cui il Consiglio comunale di Palermo non ha alcuna competenza, la registrazione dei figli nati da coppie omogenitoriali, la cui mozione sarà discussa nei prossimi giorni e per la quale chiediamo, adesso, la presenza in Aula del sindaco Lagalla. Lo scorso dicembre, il sindaco si era fatto promotore, tra i primi in Italia, per far approvare dal Consiglio comunale questa mozione, nonostante nel programma elettorale con il quale è stato eletto non c’era traccia e nonostante Lagalla sappia bene che alcuni partiti della sua coalizione, a cominciare dalla Lega, siano contrari”.

“Come se non bastasse – continua Figuccia – , stamattina alcuni capigruppo dell’opposizione hanno candidamente ammesso che le stesse associazioni delle famiglie omogenitoriali non vogliono che la mozione venga discussa, perché addirittura potrebbe rappresentare un pericolo, mentre il capogruppo del gruppo del sindaco ha quasi imposto al presidente del Consiglio di riferire quanto successo durante la seduta della Giunta comunale, come se il Consiglio debba pedissequamente ratificare quello che decidono sindaco ed assessori, mentre tutti sanno benissimo che i consiglieri, in quanto eletti direttamente dai cittadini, non hanno alcun obbligo nei confronti della Giunta. Insomma, non siamo disposti a subire nessun atto d’arroganza da parte di chicchessia, né tantomeno dal gruppo del sindaco”.

Comitato Esistono i Diritti e RightsOn: “Siamo soddisfatti”

Soddisfazione viene espressa dal Comitato “Esistono i Diritti” e da “RightsOn” dopo la decisione di calendarizzare per il 16 aprile al consiglio comunale di Palermo la mozione per la registrazione dei bambini nati da coppie omogenitoriali. “La nostra gratitudine – si legge in una nota – si estende a tutti i capigruppo del consiglio comunale e al presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo che hanno ascoltato il nostro appello, riconoscendo l’urgenza di agire a favore dei diritti dei bambini e delle famiglie omogenitoriali. Il loro supporto è stato fondamentale dentro il palazzo per raggiungere questo risultato che apre uno spazio democratico, chiuso in maniera miope per troppo tempo”.

Gaetano D’Amico presidente del comitato esistono i Diritti Transpartito ha dichiarato: “finalmente dalla conferenza dei capigruppo è uscita la data certa per il dibattito e il voto sulla mozione comunale proposta dal comitato per la trascrizione dei figli e le figlie delle famiglie omogenitoriali. Il 16 Aprile può essere una giornata di vittoria laica liberale libertaria Non vincere ma convincere”.

Per Eleonora Gazziano, presidente di RightsON, che aveva promesso un digiuno di dialogo ad oltranza qualora la calendarizzazione non fosse stata approvata alla capogruppo di questa mattina), “e’ il momento di “accendere i diritti”. Oggi abbiamo toccato con mano che la democrazia non sta in piedi da sola, bisogna combattere per difenderla proteggendo i diritti che troppo spesso sono instabili. La caldendarizzare la mozione era un atto di democrazia aldilà del contenuto e sono molto felice che questo pensiero sia stato condiviso trasversalmente dai capigruppo al onsiglio comunale di Palermo. Il 16 aprile saremo vigili. È il momento di guardare autenticamente all’Europa dei diritti e delle libertà”.


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