Palermo, sui rifiuti clima rovente: è scontro sui 21 milioni a Rap

Palermo, sui rifiuti clima rovente: è scontro sui 21 milioni a Rap

Di Gangi: “Gioco sporco sulla pelle della città”
LA VERTENZA
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PALERMO – Da un lato i sindacati che chiedono le assunzioni e i fondi promessi alla Rap, dall’altro il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che lancia ultimatum all’azienda, chiedendo entro pochi mesi un cambio di passo. E’ ormai scontro sulla gestione dei rifiuti in città, dove le feste hanno lasciato per strada cumuli di immondizia e ritardi nella raccolta.

Uno scenario che non è certamente una novità ma che è bastato per scatenare l’ennesimo braccio di ferro tra lavoratori e Comune, con i sindacati che hanno ritirato la firma sull’accordo relativo al “doppio itinerario” minacciando lo sciopero e il presidente di Rap, Giuseppe Todaro, impegnato in un difficile compito di mediazione: “Ogni agitazione rischierebbe di scatenare una vera emergenza”.

Il “giallo” dei 21 milioni

La prossima settimana dovrebbe tenersi un nuovo incontro fra le parti, ma la situazione è resa ancor più incandescente dalla vicenda dei 21 milioni di euro. Soldi che il consiglio comunale ha riconosciuto all’azienda come ristoro per gli extra-costi sostenuti in passato ma che, dopo quasi tre mesi, non sono ancora arrivati nelle casse di piazzetta Cairoli. Un ritardo su cui la commissione Bilancio di Palazzo delle Aquile ha chiesto spiegazioni, scoprendo che il mandato di pagamento è ancora fermo negli uffici, per la precisione in quelli dell’Ambiente, impigliato nei meandri della burocrazia.

Di Gangi: “Da Lagalla parole vuote”

Una notizia che ha fatto balzare sulla sedia i consiglieri, visto che le delibere approvate lo scorso ottobre (sia la variazione di bilancio che il riconoscimento del debito) erano corredate dei necessari pareri, e che fa il paio con la “scoperta” che il milione di euro stanziato dalla Regione per l’emergenza della scorsa estate non è stato impegnato, slittando al 2024. “Sui rifiuti è in atto un gioco sporco sulla pelle della città – attacca la consigliera Mariangela di Gangi di Progetto Palermo -. Da un lato la Regione ‘dimentica’ di formalizzare l’impegno di spesa per il milione di euro per i danni di Bellolampo e dall’altro al Comune cincischia sui 21 milioni, fondamentali per la sopravvivenza dell’azienda”.

E in effetti proprio Lagalla, parlando a Trm, aveva ammesso che sui 21 milioni erano in corso degli approfondimenti tecnici. “Le rassicuranti parole di Lagalla sono vuote – continua Di Gangi -. Chiediamo chiarezza per la città e per i lavoratori e le lavoratrici di Rap. Se il centrodestra ha deciso di chiudere l’azienda  e privatizzare, abbia il coraggio di dirlo. Senza aspettare le Europee e soprattutto senza il solito insopportabile scaricabarile”.

Alongi: “Serve senso di responsabilità”

Chi getta acqua sul fuoco è il neo assessore all’Ambiente Pietro Alongi. “Non c’è alcuna volontà di bloccare il pagamento dei 21 milioni – dice a LiveSicilia -. Gli uffici sono al lavoro per liquidare i primi sette milioni di euro, che saranno una prima boccata d’ossigeno per l’azienda, e successivamente gli altri 21 milioni. Questo è il momento del buon senso e confido che i sindacati lo capiscano, stiamo cercando di uscire dall’emergenza e dobbiamo guardare insieme all’interesse della città. Le assunzioni degli autisti consentiranno inoltre di alleviare i doppi turni”.


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