Palermo, tre punti per fare festa | Vincere a Parma per la salvezza - Live Sicilia

Palermo, tre punti per fare festa | Vincere a Parma per la salvezza

Alla formazione di Beppe Iachini basterà ottenere l'intera posta in palio nel match del "Tardini" per tagliare un altro traguardo importante. Un risultato che confermerebbe l'accostamento tra questa stagione e quelle più positive, per il club, nell'era Zamparini.

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PALERMO – Tre punti per staccare un biglietto prenotato già da tempo. Una vittoria in casa del Parma fanalino di coda sancirebbe la matematica permanenza in Serie A per il Palermo, con sei turni di anticipo sulla conclusione del campionato. Un risultato virtualmente già raggiunto dai rosa, che battendo il Genoa hanno superato la soglia psicologica dei quaranta punti, ma che adesso è ad un passo dall’avere anche i crismi dell’ufficialità. Tre punti senza guardare in faccia nessuno e senza doversi preoccupare delle altre concorrenti, in modo da poter proseguire un mese e mezzo di stagione senza più alcuna pressione. Il tutto al netto di obiettivi secondari come ottavo posto e cinquanta punti, per i quali il Palermo cercherà di lottare fino all’ultima giornata. Un po’ per orgoglio, un po’ per comodità estive da “salvaguardare” da un rischio chiamato Coppa Italia.

L’obiettivo vero, però, è sempre stato quello della salvezza. Obiettivo unico fino alla prima metà del girone d’andata, obiettivo realistico da metà girone di ritorno in poi. Nel mezzo, una cavalcata che avrebbe potuto valere quantomeno un posto nella lotta all’Europa League, che avrebbe coronato un’annata stupenda per gli uomini di Iachini. Alla fine quel traguardo si è rivelato troppo grande per una neopromossa piena di talento ma anche di inesperienza, e l’appuntamento alla corsa verso le coppe è stato rimandato alla prossima stagione. Per quest’anno è stato fondamentale non mettere mai in discussione la permanenza in Serie A, non avvicinandosi nemmeno al limbo della lotta salvezza dopo la partenza a rilento. Una dimostrazione di forza da parte di un collettivo ancora scottato dall’ultima apparizione in massima serie.

E nelle stagioni in cui il Palermo non ha centrato l’Europa, soltanto Ballardini è riuscito ad ottenere la certezza matematica della salvezza con sei turni d’anticipo. Quel Palermo non staccò il pass per l’Europa League, però era indubbiamente nel treno delle squadre in corsa per un piazzamento europeo, e lo è stato fino a due turni dal termine, quando il pareggio di Bergamo e la contemporanea vittoria della Roma a San Siro col Milan consegnarono ai capitolini l’ultimo posto utile per la seconda competizione continentale. Quando i rosa si sono trovato col solo obiettivo del mantenimento della categoria, l’attesa per la certezza è stata sempre più lunga: con Colantuono si arrivò alla 33ª giornata, con la vittoria sul Catania nel derby, mentre Mutti tirò avanti fino al penultimo incontro contro il Chievo, terminato con un pirotecnico 4-4.

Prosegue dunque il parallelo tra il Palermo di Iachini e quello degli anni vissuti in Europa, a dispetto da un piazzamento ormai difficilmente raggiungibile tra le prime sei. I punti di distanza dalla Fiorentina sono otto con sette partite ancora da disputare, sebbene una di queste sia proprio lo scontro diretto del Barbera con i viola. Distanza netta, ma non certo insormontabile. Di strisce positive il Palermo ne ha già fatta una da record nel girone d’andata, nulla vieta di pensare che possa arrivarne un’altra nel girone di ritorno. Sarebbe l’unica ipotesi plausibile per trovare ancora un obiettivo ad un campionato da applausi. D’altronde, arrivati a questo punto della stagione, sperare non costa nulla.


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